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Seguiva una studentessa in orario di punta, sul pullman di linea che la portava a casa. E approfittando della ressa all’interno del mezzo, la palpeggiava e la guardava insistentemente creandole disagio. Per queste e altre ragioni, i Carabinieri della Stazione di Avellino hanno arrestato un uomo di circa 40 anni per violenza sessuale aggravata e stalking su una minorenne di 16. Gli episodi, anche se sporadici, sarebbero iniziati nel mese di ottobre e proseguiti fino al marzo.

Le indagini sono partite dalla denuncia della minorenne formalizzata ai Carabinieri, le cui indagini in pochi giorni hanno portato a un’ordinanza di arresti domiciliari emessa dell’Ufficio G.I.P. del Tribunale di Avellino, su richiesta della Procura della Repubblica di Avellino diretta dal Procuratore Rosario Cantelmo.

In un episodio, sempre avvenuto sul pullman di linea, la minorenne si era accorta che l’uomo aveva rivolto le sue attenzioni anche su un’altra studentessa di altro istituto scolastico e, dopo averla avvicinata, le aveva consigliato di stare attenta, in quanto da tempo era destinataria delle sue “attenzioni”.

A fine anno scorso la ragazza scopriva, incontrandolo suo malgrado all’interno della sua scuola, che l’uomo insegnava lì. La notizia aveva gettato nel panico la studentessa: anche in quella occasione l’uomo l’aveva fissata insistentemente. Preoccupata dalla situazione, si era quindi decisa a confidare il tutto a una delle sue insegnanti che aveva informato immediatamente i genitori e il Dirigente Scolastico delle molestie messe in atto.  L’uomo, in effetti, da quel giorno aveva “sospeso” le sue attenzioni sulla studentessa.

Ma a marzo il 40enne ha ripreso il suo comportamento: sempre all’interno del pullman, si era seduto proprio accanto alla vittima, toccandole le gambe, pur in presenza di molte persone. La minorenne, esterrefatta, non riusciva a ribellarsi, sentendo lo sguardo dell’uomo fisso su di lei. Quando lui è sceso dall’autobus, la ragazza è scoppiata in un pianto liberatorio, confortata da un suo compagno, che aveva assistito alla scena inviandole messaggi sul cellulare per tranquillizzarla. Giunta finalmente a casa, la studentessa aveva raccontato tutto ai genitori che immediatamente decidevano di sporgere denuncia ai Carabinieri.

Le indagini hanno inoltre consentito di accertare che il 40nne in un caso aveva anche pedinato un’altra allieva, fino alla sua abitazione. L’arrestato dovrà rispondere dei reati di violenza sessuale perché induceva la minore a subire “atti sessuali” contro la sua volontà, abusando della condizione di inferiorità fisica e psichica all’interno del pullman di linea, senza che il rischio di essere visto da altri potesse costituire un freno alla sua condotta, avvicinandola e palpeggiandola; e del reato di atti persecutori (stalking) perché con reiterate condotte di molestia, vessatorie e pedinamenti, provocava alla minore un perdurante stato d’ansia e di paura.