Termina l’ennesima stagione degli scontri e delle polemiche nel Partito democratico della provincia di Avellino. Nemmeno un commissario arrivato in estate è riuscito a portare il partito a un congresso, dopo due anni circa senza un segretario. Troppe nuove tessere secondo il commissario, David Ermini. Pressoché impossibile controllare la regolarità della nuova fase di tesseramento. E allora Ermini traghetterà il Pd fino alle elezioni politiche, forse fino alle amministrative se si dovesse votare in separata sede per i Municipi.
Nel frattempo l’attesa si sposta subito sulla legge elettorale. L’approvazione nelle prossime ore salvo sorprese. Non è automatico, ma è abbastanza evidente che per come è strutturato il meccanismo Roma deciderà sulle candidature: meglio dire sulle posizioni utili. Luigi Famiglietti, Valentina Paris e Umberto Del Basso De Caro sono gli uscenti alla Camera e i nomi più probabili per una candidatura in casa dem. Legge elettorale senza preferenze, questa la certezza del Rosatellum Bis. Ma la partita potrebbe farsi interessante in provincia. Quattro schieramenti e sulla carta nessun favorito. Pd, Fi, Ap e demitiani e M5s potrebbero ottenere risultati simili.
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