Venerdì 25 novembre, alle ore 18.00, presso il Circolo della Stampa di Avellino, verrà presentato il nuovo di libro di Alessio Feoli, Angela Festa e Marco Grossi, dal titolo “CINQUANT’ANNI DELLO STATUTO DEI LAVORATORI. Riflessioni di una norma duratura ed attualissima”, testo impreziosito dalla prefazione del Professore Lorenzo Ioele Docente di Diritto del Lavoro presso l’Università degli Studi di Salerno, pubblicato dalla Casa Editrice DIRITTO Più, prima edizione 2022.
Alla presentazione del testo, oltre agli autori, dopo i saluti istituzionali del Sindaco di Avellino Gianluca Festa, prenderanno parte il Professore Sergio Barile, Docente di Economia e Gestione delle Imprese presso L’Università di Roma “La Sapienza” , il Professore Lorenzo Ioele, Docente di Diritto del Lavoro presso l’Università degli Studi di Salerno e il Consigliere Regionale Maurizio Petracca. L’iniziativa sarà moderata dall’Avvocato e Consigliera Nazionale A.N.F. Nicole Vinci.
L’incontro promosso dai tre autori e studiosi, Feoli, Grossi e Festa, è mosso dal dichiarato intento di far accendere i riflettori istituzionali, legislativi e sociali sulla tutela del diritto al lavoro e sulla necessità di un profondo aggiornamento della normativa italiana ed europea in merito.
IN SINTESI – Il libro analizza in primo luogo i principali personaggi che hanno ispirato lo Statuto dei Lavoratori. Dopodiché passa alla analisi degli istituti e delle norme più significative dello Statuto in un’ottica diacronica e legata all’evoluzione giurisprudenziale e normativa degli stessi. Una parte del libro è dedicata, invece, alle disposizioni costituzionali in materia di lavoro, partendo dall’articolo 1, che pone il lavoro a fondamento della Repubblica democratica italiana. Il comun denominatore della prima parte del testo è rappresentato dal fatto che lo Statuto dei lavoratori costituisce una norma eterna e di grande civiltà giuridica, grazie al quale i principi costituzionali hanno trovato concretizzazione e fatto il proprio ingresso nei luoghi di lavoro. Nell’ultima parte del testo si dà conto di alcuni recenti slanci manifestati nelle sedi europee a tutela dei diritti dei lavoratori, a partire dalla proclamazione del “Pilastro europeo sui diritti sociali”, nel tentativo di individuare spazi di rafforzamento a livello sovranazionale di alcuni di quel catalogo di diritti sanciti nello Statuto dei lavoratori. Per tale prospettiva, nella ricostruzione dei significati da attribuire ai diritti sociali fondamentali, il testo vuole sottolineare l’innestarsi di circuiti comunicativi virtuosi tra le Costituzioni nazionali e le fonti sovranazionali, soprattutto quelle comunitarie, così da rileggere tali diritti nel quadro della “tutela multilivello dei diritti sociali”, considerato che, in tale quadro, il livello comunitario costituisce un punto di riferimento decisivo.