L’Alta Irpinia si candiderà a ospitare per i prossimi tre anni un dottorando della facoltà di Architettura della Federico II di Napoli. E’ questo il risultato della riunione del Progetto pilota di martedì pomeriggio a Lioni. Discussione appunto sulla candidatura della Città dell’Alta Irpinia al bando per i dottorati comunali, un’opportunità del Governo a supporto della Strategia nazionale aree interne.
La “Federico II” viene scelta tra le proposte di cinque università, due delle quali non campane. “Stanno già lavorando sulle aree interne con un master specifico, vorrebbero continuare ad approfondire il tema della resilienza. Ne ho parlato con la professoressa Adelina Picone e con l’architetto Katia Fabbricatti“, dice il sindaco di Calitri Michele Di Maio.
“Il tema è stato ampiamente sviscerato senza particolari risultati“, fa notare Luigi D’Angelis per Cairano che mette sul tavolo un ragionamento sulle smart communities e l’energia. “Si può ottenere qualcosa di più, ma non sono contrario“, sottolinea il primo cittadino di Aquilonia Giancarlo De Vito. Per Franco Tartaglia, vicesindaco di Bisaccia sarebbe meglio concentrarsi sulla mobilità a idrogeno. “Ma su questo grazie a Borgo 4.0 ci sono già cinque università al lavoro”, obietta Yuri Gioino per Lioni.
L’opzione facoltà di Architettura alla fine viene accolta, seppure senza entusiasmi. Ma i tempi stretti (il bando scade alle ore 12 del 20 settembre) richiedevano una decisione. “Ho sollecitato la riunione perché mi preoccupa iniziare a non rispondere ai bandi. Questo è piccolo, ma rispondere è un segnale. La mia quindi non è stata un’invasione di campo, ma una richiesta mossa da necessità“, spiega la delegata del Comune di Sant’Angelo dei Lombardi Rosanna Repole.
D’Angelis illustra pure i passi da compiere. “Va individuato un capofila che entro domani invierà ai 25 Comuni il testo dell’accordo di rete. Chi lo sottoscrive è dentro, chi non lo fa non partecipa a questa opportunità. Non è necessaria l’adesione di tutti e se arrivassero due candidature da questa stessa area pilota, verrebbe presa in considerazione quella protocollata prima“.
Il capofila, su proposta del sindaco di Sant’Andrea di Conza Pompeo D’Angola, è Montella. “E’ il Comune più grande e non coinvolto in tornate elettorali, oltre a essere sede di Comunità montana“, le motivazioni. Da lì quindi verrà inoltrata la candidatura per il bando. Non tutte le aree Snai saranno finanziate: i dottorati sono meno di quelli necessari a coprirle tutte. Quattordici resteranno fuori dal finanziamento. I fondi, 88mila da spalmare su tre anni, andranno direttamente all’università indicata nella proposta, la quale individuerà il dottorando da inviare. Il tema della ricerca dovrà essere indicato a grandi linee dai Comuni.