Accolto il ricorso della Regione Campania e sospeso il decreto interministeriale sul dimensionamento scolastico. Rimessa alla Corte Costituzionale la questione di legittimità della norma. Con ordinanza n.5884/2023 di oggi, il TAR Campania (Napoli, sez.IV), ha accolto la richiesta cautelare e di rimessione alla Corte Costituzionale presentata dalla Regione contro il decreto del Ministro dell’Istruzione e del merito e del MEF con il quale il numero delle autonomie scolastiche era stato ridotto da 965 a 839.
“L’accoglimento del nostro ricorso – dichiara il Presidente Vincenzo De Luca – ferma la scellerata decisione del Governo di tagliare scuole, risorse e personale scolastico in Campania. Avevamo rilevato nei mesi passati l’assurdità del ridimensionamento delle attività scolastiche, soprattutto nel momento in cui diventa ancora più necessaria un’attività educativa e di cura dei ragazzi, soprattutto nei quartieri più a rischio. Il Tar ha deciso la sospensione del provvedimento del Governo ed è una decisione importante, che ci incoraggia a proseguire la nostra battaglia fino alla sua conclusione positiva“.
In Irpinia bloccato quindi l’accorpamento di vati plessi. “La sospensione del decreto interministeriale con il quale il Governo ha tagliato scuole, risorse e personale alla Campania dimostra in maniera inequivocabile che erano fondate tutte le perplessità che, a più riprese, avevamo espresso su un dimensionamento che abbiamo subito considerato del tutto irragionevole e penalizzante per la Campania. Sarà ora la Corte costituzionale a vagliare la compatibilità delle disposizioni con i principi della nostra Carta Fondamentale. Noi siamo fiduciosi che avremo ragione anche in quella sede di giudizio.” Così il Consigliere regionale del gruppo Italia Viva, Enzo Alaia, Presidente della Commissione Sanità e Sicurezza Sociale.
“Il tribunale amministrativo – osserva Alaia – ha riconosciuto che assegnare alla Regione Campania 839 istituzioni scolastiche in luogo delle 899 precedenti si sarebbe tradotto in un vulnus che avrebbe mortificato le esigenze di presenza della Scuola sul territorio regionale, specialmente nelle aree caratterizzate da maggiore disagio sociale.”
“Oggi più che mai – aggiunge – la Campania necessita di intensificare la presenza della Scuola e non di impoverirla, non solo nei quartieri più problematici, ma anche nelle aree interne e nei contesti che richiedono sempre più una formazione adeguata alle esigenze delle imprese. Una maggiore presenza di scuole e formazione è la strada migliore per evitare che i giovani finiscano nelle mani della criminalità organizzata e per creare i presupposti affinché possano trovare agevolmente un’occupazione, qui e non altrove.”
“L’auspicio – chiude Alaia – è che il Governo riveda finalmente quella che anche il Tar ha considerato una posizione di dubbia compatibilità con la Costituzione e certamente penalizzante per l’Irpinia e la Campania.”