Dopo l’assemblea pubblica a Teora il quadro resta confuso. Khadija e Lubna, le due sorelline cittadine italiane e vissute in Alta Irpinia, sono ancora in Marocco. Insieme al padre, che a seconda di chi parla viene visto come artefice di una brutta storia o vittima di un malinteso. A Teora ha raccontato la sua versione Houssam, fratello delle piccole. E anche fratello di Nouhaila, la 19enne che ha invece accusato il padre di averle portate via, di trattenerle in Nord Africa contro la loro volontà.
“Non è vero che sono stati strappati, i documenti sono solo stati smarriti. Mio padre si è sentito poco bene e sta cercando di risolvere la questione. Ma non è facile. C’è un problema coi documenti“. Queste le parole di Houssam in una sala composta da amministratori, politici, forze dell’ordine e cittadini. Parla senza problemi ma in un contesto particolare. A un certo punto sembra quasi un’aula di tribunale, e non è il massimo. Così il parlamentare Generoso Maraia fa benissimo a interrompere le domande del pubblico al ragazzo.
Insieme al collega pentastellato Michele Gubitosa, Maraia fa in modo che il clima torni normale. I due onorevoli intervengono e assicurano a Houssam tutta l’assistenza possibile. “Però devi prima parlare con tuo padre e poi possiamo anche parlarci noi. Dobbiamo capire se da parte sua c’è la volontà di tornare in Italia e riportare le bambine o meno“, dicono. Tranquillizzano la comunità e dicono ciò che è possibile dire pubblicamente. I rapporti con l’Ambasciata per esempio, la collaborazione offerta in Marocco.
Poi c’è una storia parallela che però si intreccia con la linea principale. Nouhaila, la 19 che adesso lavora a Modena, teme Houssam ed è partita la denuncia nei confronti del fratello. Per la ragazza i maschi della famiglia gradirebbero poco il rapporto con un ragazzo di Lioni. Ma è una storia in cui i due parlamentari non vogliono entrare. “Ci fidiamo degli inquirenti italiani, dei carabinieri e dei magistrati. Sapranno accertare subito i fatti. Come parlamentari possiamo solo lavorare per far tornare le sorelle in Italia. E serve la collaborazione di tutti“, aggiungono. Il sindaco Stefano Farina spiega: “La 19enne è stata presa in carico dai servizi sociali di Modena. Se torna qui cin saranno tutele per lui e il fidanzato“. Un’altra vicenda, ma neanche tanto. Per adesso si resta in attesa di un segnale dal Nord Africa. E non c’è ancora nulla di certo.