Alla vigilia della Pasqua si rafforza la presenza delle forze dell’ordine sui territori. Intanto le aziende sono alle prese con la possibile riapertura, ma non mancano le preoccupazioni. I test rapidi proseguono ma c’è chi continua ad aspettare. E nel frattempo c’è chi vuole tracciare le presenze dei clienti nei supermercati per evitare che le persone escano più volte.
In Irpinia al momento i numeri dei contagi scendono sensibilmente, ma la zona rossa di Lauro e la nuova zona rossa di Paolisi, nel vicino Sannio, impongono cautela.
Le aziende, il caso Ema. Sono due i dipendenti risultati positivi al test per il coronavirus. Due su circa trecento controlli. Le preoccupazioni dei sindaci e dei sindacati erano fondate. La riapertura della fabbrica di Morra De Sanctis è prevista per il 14 aprile. Entro domani si dovrebbe avere il numero definitivo degli eventuali contagiati.
Test rapidi e tamponi. La società Irpiniambiente ha assicurato i primi per i suoi dipendenti, che naturalmente hanno accolto con favore la disposizione. Sono iniziati i tamponi per i pazienti della Don Gnocchi, ma il personale attende ancora. I numeri sono importanti e il polo riabilitativo si trova all’interno dell’ospedale Criscuoli di Sant’Angelo dei Lombardi.
Ordinanze e polemiche. A Baiano le attività commerciali dovranno dotarsi di un “registro delle presenze”, come deciso con ordinanza dal sindaco Enrico Montanaro. Gli esercenti dovranno annotare le presenze dei clienti. Un modo per controllare gli spostamenti e per facilitare eventuali indagini epidemiologiche. Ma l’ordinanza non piace a tutti e c’è chi tra i banchi del consiglio teme violazioni della privacy.