“Sono i fatti, e non le opinioni, a dire come e quanto il Partito democratico negli ultimi mesi abbia assunto posizioni e decisioni ignorando i partiti del centrosinistra o calpestando sistematicamente gli accordi assunti ai vari livelli per la governance degli enti. Il PD irpino si è mostrato aperto al confronto con la coalizione solo quando non aveva i numeri necessari per scegliere in autonomia le presidenze degli enti, come nel caso dell’ASI, dell’Alto Calore e del Gal Irpinia Sannio. Per tutti gli altri enti, in maniera del tutto sleale, è venuto meno agli accordi assunti: così è stato per la Provincia, per le Comunità Montane, per l’Area Pilota e per i Piani di zona. Ovunque si siano rinnovati i vertici, il PD si è sistematicamente fatto beffa degli alleati, senza mai consultarli e, in molti casi, disattendendo gli impegni assunti”. E’ quanto dichiara in una nota il Coordinamento provinciale di Italia Viva di Avellino.
“Lo stesso è avvenuto anche all’ATO, dove – prosegue la nota – l’accordo assunto la sera prima della presentazione della lista unica è stato disatteso, estromettendo la componente ‘Noi di Centro’ per inserire un’altra estranea all’intesa. Tutto senza che ci sia stata una preventiva consultazione degli alleati.”
“Vale la pena evidenziare – aggiungono poi i dirigenti di Italia Viva – che l’attuale governance dell’Ente d’ambito rifiuti potrà operare agevolmente, se non altro perché, come da statuto, in caso di parità il voto del Presidente prevale. Circostanza ben diversa dalla condizione nella quale si trova l’Amministrazione provinciale dove il Presidente pro tempore è in netta minoranza, tanto da guardarsi bene dal convocare il Consiglio, che non si riunisce ormai da mesi.”
“Alla luce della condizione nella quale versa la coalizione di centrosinistra, il PD irpino dovrebbe riflettere bene sul sostanziale isolamento nel quale si è venuto a trovare in ragione di una protervia che non ha nulla a che fare con la democrazia né con un sano e proficuo spirito di coalizione. Farebbero bene a via Tagliamento se si astenessero dal propinarci improbabili lezioncine di lealtà. Se non altro perché – concludono – i fatti, e non le opinioni, la dicono lunga sulla natura traballante dei pulpiti dai quali predicano linearità e rispetto degli alleati.“