In occasione “del cammino della Fede di San Pio” del 13 aprile 2024, tornerà a Morra De Sanctis solo per un giorno, dopo quasi 44 anni dal terremoto del 1980, la croce astile del XV secolo. Il preziosissimo manufatto, in argento 50X41 cm e di manifattura napoletana, come dimostra il punzone impresso sul retro, può collegarsi alla storia di Morra De Sanctis, essendo stata testimone silente, infatti, del battesimo del grande critico e patriota Francesco De Sanctis e di quello della Beata Maria Gargani. La croce, inoltre, è stata condotta in processione dal 1400 al novembre del 1980, come testimoniano foto che datano dagli anni 30 fino a prima del terremoto.
La croce oggetto di culto è un simbolo di grande significato per la comunità di Morra De Sanctis. Essa è illustrata da motivi che riprendono l’impostazione delle croci dipinte gotiche, con il Cristo Crocifisso centrale da un lato e con la Madonna col Bambino a figura intera dall’altro; ogni braccio della croce termina poi con formelle gotiche contenenti piccole sculture simboliche.
La croce è un tesoro artistico e spirituale che collega la storia religiosa e culturale di Morra De Sanctis al suo illustre figlio, Francesco De Sanctis e alla Beata Maria Gargani. L’oggetto rappresenta la continuità della tradizione e la profonda fede della comunità locale morrese.
La croce è un tesoro artistico e spirituale che collega la storia religiosa e culturale di Morra De Sanctis al suo illustre figlio, Francesco De Sanctis e alla Beata Maria Gargani. L’oggetto rappresenta la continuità della tradizione e la profonda fede della comunità locale morrese.