“Ad oggi non è stato intrapreso nessun giudizio di merito. Sono certo che quando tutta questa storia sarà finita le mie ragioni prevarrano. Per adesso quella del sindaco Luigi Ciccone è stata solo una tappa del mio percorso verso la verità e che assolutamente non riguarda i fatti nella loro interezza”.
Così l’imprenditore Angelo Turri, che interviene sulla vicenda della piscina e locale per eventi di Conza della Campania. Gli spazi, di sua proprietà, furono chiusi e poi dati in custodia alle Autorità, nello specifico al primo cittadino di Conza. Turri, che aveva ricevuto dei danni riconosciuti solo parzialmente in sede cautelare, contesta la ricostruzione contenuta nell’articolo pubblicato su IrpiniaPost il 30 novembre del 2020 dal titolo “’Nessuna responsabilità del sindaco di Conza’, Ciccone vince la causa”.
“Stante la contingenza di altri procedimenti giudiziari a mio carico– sottolinea l’imprenditore – è quanto mai necessario precisare in ogni suo aspetto l’iter del procedimento in sede civile. Un procedimento – aggiunge – che nel caso del sindaco non può assolutamente definirsi una vittoria, bensì, la tappa di un percorso ancora in corso di definizione”