“La drammatica vicenda di Domenico Fatigati, il manutentore di una ditta esterna che operava alla Stellantis di Pratola Serra in provincia di Avellino, impone alla politica una riflessione seria e definitiva sul tema della sicurezza sul lavoro. Gli organi competenti dovranno accertare quanto accaduto, ma questa strage di morti sul lavoro deve essere arrestata immediatamente. Eventi tragici come questo si susseguono ormai a ritmo quotidiano e il bollettino dei decessi ha assunto proporzioni inaccettabili. Il Movimento 5 Stelle ha chiesto a viva voce con un disegno di legge l’istituzione di una Procura Nazionale del Lavoro. Il nostro Paese necessita di un team di magistrati esperti e specializzati nel far fronte, con rapidità ed efficacia, ai reati di chi continua a violare la legge a discapito della sicurezza dei lavoratori. Il ‘no’ del ministro Nordio su questo tema è inconcepibile. E’ necessaria inoltre una legislazione stringente sui subappalti. Un aiuto può arrivare anche dalla proposta di legge a prima firma del presidente Conte sulla riduzione dell’orario di lavoro a 32 ore a parità di retribuzione. Una rivoluzione già sperimentata in 18 paesi del mondo che determinerebbe di fatto l’aumento del benessere psicofisico dei lavoratori. Ci stringiamo alla famiglia dell’operaio deceduto questa mattina e a quelle delle tante vittime sul lavoro che ogni anno funestano i cantieri italiani”. Lo dichiara il consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, Vincenzo Ciampi.
“Sono profondamente addolorato e sgomento di fronte alla notizia della morte sul lavoro di un operaio nello stabilimento Stellantis di Pratola Serra, in provincia di Avellino. Conosco perfettamente l’impianto e anche la sua realtà e voglio esprimere il mio più sentito cordoglio alla famiglia dell’uomo che ha tragicamente perso la vita. Non possiamo però non aprire una seria e articolata riflessione sul mondo del lavoro in Italia e sulla piaga delle cosiddette morti bianche. A ogni tragedia, e ce ne sono ogni giorno, ripetiamo tutti insieme ‘mai più’, ma poi niente cambia. La verità è che va portata avanti una profonda riforma del lavoro, degli appalti e dei subappalti, anche nel settore privato. L’operaio morto oggi ad Avellino non era un dipendente di Stellantis, ma di una ditta esterna. Io credo che vadano radicalmente riviste le regole, che un’azienda debba dimostrare di non avere il know-how interno per svolgere il lavoro che sta appaltando o subappaltando. E allo stesso tempo, l’azienda che riceve l’incarico deve essere in grado di provare di avere quello stesso know-how e di poter garantire la sicurezza necessaria. In entrambi i casi, il punto fondamentale è che va garantito che l’assegnazione di un incarico non sia legata alla volontà di spendere meno, ma solo ed esclusivamente a una situazione di necessità. Il vero problema, infatti, non è solo il ‘quanto’, come ad esempio nei casi di subappalti a cascata. Il vero problema è il ‘perché’. Perché un’azienda come Stellantis decide di affidare un incarico a un’azienda esterna? Solo perché vuole risparmiare? Dobbiamo assolutamente dire basta a quelle aziende che puntano solo ad abbassare il costo del lavoro, perché si tratta di mere cartiere del lavoro”. Lo scrive in una nota il deputato irpino Michele Gubitosa, Vicepresidente del Movimento 5 Stelle.