Incontro a via Tagliamento con i candidati delle due liste che lo sostengono per Giuseppe Di Guglielmo, aspirante segretario del Pd irpino. In sala amministratori, segretari di circolo, dirigenti di partito e semplici cittadini che si riconoscono nelle due compagini “Territorio protagonista” e “+Dem”.
“Ringrazio le tante personalità che hanno voluto la mia candidatura – ha esordito Di Guglielmo – E’ una sfida interessante che mi rende orgoglioso. Abbiamo messo in campo liste diversificate dal punto di vista territoriale, con diversi giovani, rappresentativi di tutti i territori. Ci sono in provincia tante aree che soffrono e noi con la nostra mozione sottolineiamo la volontà di accendere i riflettori anche su altre comunità, non solo sulla città. Daremo attenzione ai piccoli circoli e a tutte le comunità”.
Riscoperta del potenziale industriale, non solo dell’industria pesante ma in particolare per l’agroalimentare; attenzione al Progetto Pilota in Alta Irpinia, la tutela ambientale e l’acqua; costruzione di una rete tra Comuni per il turismo, infrastrutture leggere e diritto alla salute. E ancora: un nuovo futuro per Avellino e la questione migranti che deve diventare un’opportunità. Questi i cardini della mozione a sostegno dell’ex consigliere comunale calitrano.
Da Yuri Gioino un appello a ritrovare l’unità senza divisioni. Toni Ricciardi ha invece sottolineato che Di Guglielmo sarebbe il primo segretario dell’Alta Irpinia, uno dei territori che più soffrono. “Questa alleanza non è un Ats per vincere il congresso, ma la costruzione di un percorso dal basso”. E per l’area Festa ha precisato Ugo Maggio: “Il gruppo Davvero di cui faccio parte è entrato con forza nel Pd e cerchiamo di restarci”. Sul finale l’intervento di Rosetta D’Amelio che ha sottolineato: “Ho detto più volte in questi anni, subendo anche un’umiliazione sul piano personale, che l’Irpinia avesse diritto a organismi dirigenti eletti e che fosse triste essere commissariati al pari di altre realtà, anche della regione, dove non c’è un livello sufficiente di legalità”. Per la presidente del Consiglio regionale, inoltre, il “partito non dovrà più essere identificato con i livelli istituzionali, ma si devo lavorare per costruire una classe dirigente che integri esperienza e innovazione”.
Ieri a Roma c’era stato il summit sul congresso provinciale con il responsabile Organizzazione del Pd nazionale Andrea Rossi, il commissario David Ermini e il suo competitor Michelangelo Ciarcia. Una riunione che sarebbe dovuta servire a pacificare le varie anime in campo non solo sulla contesa congressuale, ma pure in vista delle Amministrative. Intento non riuscito se, ancora stasera, una parte del Partito Democratico irpino si prepara a boicottare il congresso provinciale.
“Fino a sabato sera le cose possono ancora cambiare”, ha dichiarato Umberto Del Basso De Caro in una riunione parallela convocata all’Hotel Irpinia. Appuntamento nel corso del quale le due liste a sostegno di Ciarcia hanno palesato la volontà di non partecipare al congresso. “Significherebbe legittimare l’opa esterna che vuole il Pd irpino come fortino per conquistare il Comune del capoluogo (il riferimento è Gianluca Festa, ndr)”, ha continuato il parlamentare sannita, prima di annunciare: “Alle Amministrative parteciperemo con una lista civica senza perdere l’unità che, a fatica e con il sacrificio di tutti, siamo riusciti a ritrovare. Lo dico a chi oggi si dice deluchiano, senza capire che quello del Governatore è un brand che non tira più. Ma ognuno è libero di pianificare il suo suicidio politico”.
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