La situazione alla Ics di Pianodardine, dopo l’incendio di ieri che tiene ancora impegnati i vigili del fuoco nello spegnimento degli ultimi focolai e nella messa in sicurezza dell’area, sembra essere sotto controllo. A tranquillizzare ulteriormente la popolazione delle zone circostanti l’area industriale e dei comuni rientranti nell’ordinanza divulgata ieri dalla Prefettura nelle ore seguenti l’inizio del rogo, anche le parole del Commissario Arpac Stefano Sorvino: “i primi dati di questa mattina, seppur grezzi e rilevanti un certo incremento, non registrano uno sforamento significativo, per cui sono al momento tranquillizzanti. Tuttavia per avere i primi dati validanti relativi alla rilevazione dell’inquinamento atmosferico e delle polveri bisognerà aspettare tra il tardo pomeriggio di oggi e la giornata di domani”.
Per la rilevazione è stato installato, oltre alle postazioni fisse, anche un laboratorio mobile davanti all’ospedale Moscati: “è in prossimità dell’area interessata dall’incendio, anche in considerazione della direzione dei venti – ha specificato Sorvino -. Sono stati, inoltre, posizionati campionatori per la rilevazione delle diossine, i cui dati, già registrati questa notte, saranno disponibili tra domenica sera e lunedì mattina. Una volta conosciuti i dati definitivi saranno posti a disposizione delle autorità sanitarie, dei sindaci e della Prefettura. Per precauzione è comunque preferibile adottare comportamenti di tipo cautelavito”.
All’opificio interessato dal rogo ha fatto visita anche il vicepresidente della regione Campania, Fulvio Bonavitacola: “Dove ci sono carichi insediativi di carattere industriale o di rifiuti, non c’è dubbio che aumentino i rischi di incidenti o incendi come quello di ieri. Non a caso siamo una delle poche regioni che ha approvato delle linee guida ad hoc concordate con i vigili del fuoco per misure di prevenzione che riguardano, però, l’impiantistica del ciclo dei rifiuti, non gli stabilimenti industriali. In futuro bisognerà approvarle anche sugli accumuli industriali”.
Su quanto accaduto ieri, il numero due di palazzo Santa Lucia ha detto: “Non posso fare valutazioni personali, ma dalle informazioni dei tecnici e dai primi dati rilevati sembra che la situazione sia più tranquilla rispetto alle paure sorte ieri dato anche l’impatto visivo dell’incendio. Specifichiamo che sono andate a fuoco materie prime e non rifiuti, ora bisogna capire se sono state adottate precauzioni in fase di stoccaggio”. Mentre sul fermo precauzionale del vicino Stir: “I tempi per la ripresa saranno valutati dagli organi competenti alla luce delle risultanze e delle indagini Arpac, e delle valutazioni dei vigili del fuoco. Naturalmente lo Stir ha bisogno di tornare ad operare presto, per cui è una misura che verrà meno quando non ci saranno ragioni di pericolo”.