L’Associazione politico-culturale “Popolo e Territorio” torna sul tema sanità in provincia di Avellino. Parte dalle ultime vicende relative all’ospedale Criscuoli-Frieri di Sant’Angelo dei Lombardi, “dalle sofferenti esternazioni di singoli sindaci e di convulse riunioni nell’ambito dell’Area Pilota, alle pesanti note che si leggono per mezzo stampa locale. Apprezzabili, in tal senso, i comunicati e le dichiarazioni dell’On. Vincenzo Alaia, Presidente della V Commissione regionale Sanità che, giustappunto, dalla sua posizione istituzionale di precipuo riferimento, annuncia senza fronzoli il disastro che si compie per taluni nosocomi, come quelli santangiolese del “Criscuoli-Frieri” ed arianese del “Frangipane” e, più in generale le non poco rassicuranti condizioni dell’Asl irpina, per conto, da quanto dichiarato dallo stesso, della Manager Dr.ssa Maria Morgante, alla quale, evanescente, da più parti si punta l’indice. Commentare, noi, certo, con cognizione di causa, anche perché proprio nel convegno-dibattito promosso, nel merito, dalla nostra Associazione, in quel di Conza della Campania, lo scorso 19 novembre, ivi, sono state messe in evidenza preoccupazioni tali di una situazione già palesemente compromessa e, soprattutto, sono state fatte emergere riflessioni su questioni che possono essere, tuttora, strategie valide e condivisibili nel quadro di interventi fattibili e, sicuramente, concreti perché specifici.
Centrale e, indubbiamente, molto apprezzato, è stato, il metodo del dibattito e lo spazio dedicato a diversi interventi liberi di altri addetti ai lavorie di semplici cittadini presenti: “nell’ottica più di una concreta attenzione alle soluzioni, ovvero, di chi può operare le scelte e determinare nuove strategie avendone, infatti, mandato politico e riferimento istituzionale che, in verità, di una ennesima enunciazione e ripetuta elencazione dei problemi del territorio; anche perché, nei fatti, questi, già ampiamente noti, pur in quel di Napoli e dintorni.” In un intervento, poi, molto sentito, di un cittadino ove si ricorda, con attuale pertinenza, un po’ provocatoria ma del resto simbolica una battuta di disperazione: “non si può infine concepire o peggio ammettere che l’attacco alla diligenza della sanità irpina possa essere compiuto da briganti professionisti in collaborazione con gli sceriffi o, ad esser buoni, semmai questi troppi distratti, ma che, di norma, dovrebbero esser lì a proteggerla!”
Si apprezzano comunque, seppur con clamoroso ritardo, ora arrivati al nodo, le giuste alzate di scudi dei sindaci ed amministratori, ribadendo, qui, la nostra piena condivisione di sempre, nello spirito sotteso, ovvero appoggiandone, sinergicamente, la battaglia a favore del territorio; e si accolgono, positivamente, le varie esternazioni politiche, anche sela generale tempistica altrettanto non è proprio elvetica, tra cui, in ordine di tempo, le ultimissime, molto significative dati i contenuti, del Presidente della V Commissione regionale Sanità, al quale rivolgiamo nuovo invito per discuterne.
“Partendo da questo e dalle parole espresse, dunque, non si possono far mancare i fatti; non ci può essere ragione nelle sole, seppur opportune, prese di coscienze ed operazioni verità, senza la diretta ed effettiva determinazione nelle logiche ancor più opportune e giuste di scelte a favore del popolo.”
Tradotto, semplicemente: “Oltre il disastro annunciato e compiuto, quali, ora, le soluzioni in concreto?”