Prima uscita pubblica per la lista “Sant’Angelo Futura“. E primo comizio della tornata elettorale dopo la presentazione della squadra di Marco Marandino. Al centro di comunità arrivano critiche e risposte agli uscenti. “Superare prima di tutto il clima di tensione e astio che si è creato“, esordisce il candidato sindaco Nicola Santoro. Poi precisa: “Il contesto è mutato, non siamo una lista politica ma una lista per ricostruire la comunità. Costruire e non demolire perché il nostro impegno è proposta e confronto. Siamo l’unica scelta valida – continua Santoro – in grado di archiviare il quinquennio che ha visto il fallimento su più fronti”.
Parte dai rapporti coi paesi vicini. “Rapporti rovinati“. La polemica per il caso ex tribunale e scrutatori non si placa. “Basta con le false promesse di posti di lavoro! Vorremmo sapere quale è la dotazione economica della Fondazione per poter sostenere un milione di euro di costi ogni anno. E’ una colossale presa in giro. I santangiolesi non intendono subire ulteriori offese dopo che si è sfasciata una comunità“. Sulla struttura del tribunale, il capo di Gabinetto della presidente del Consiglio regionale va all’attacco: “Nel nostro programma c’è un’attenzione alla giustizia. Vorremmo una sede distaccata del tribunale o almeno uno sportelo di prossimità. Se ne è parlato tra gli esponenti della futura maggioranza di governo. La domanda è. Ma noi, nel caso, abbiamo una sede dopo quello che è stato fatto?”.
Poi le critiche a Rosanna Repole per “essere stata lontano dalla Regione senza alcun motivo. I sindaci di tutta la provincia vengono. E vengono per tutelare gli interessi delle loro comunità. Mi chiedo. Perché Sant’Angelo è stata tenuta lontana? Altro che sudditanza a Nusco o Lioni! Noi i riferimenti istituzionali li vogliamo per creare un contesto migliore per il paese”.
Il programma viene affrontato dai vari candidati. Alcuni prenderanno la parola nei prossimi appuntamenti. Duro l’intervento di Giovanni Romano sul tema rifiuti. “Siamo 114esimi su 118 paesi per la percentuale di raccolta differenziata. E questa percentuale è rimasta più o meno stabile negli ultimi cinque anni. Siamo la maglia nera e con costi altissimi“. Per Domenico Corvino i nomi della lista di Sant’Angelo Futura sono “alternativi all’egocentrismo del sindaco Repole, che col suo ruolo ruolo dominante ha prodotto un’azione amministrativa debole e che ha perso maggioranza e sostenitori. Il nostro modello è alternativo, non accentreremo le decisioni nelle mani del sindaco. Sarebbe un danno. Vogliamo che l’attività sia fortemente partecipativa. È su questo che siamo chiamati a pronunciarci. Riappropriarsi del diritto di partecipazione attiva è il concetto che vogliamo trasferire ai santangiolesi“.
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