Si è accesa sabato pomeriggio a Montevergine, settima tappa del percorso cominciato a Torino e prima tappa in Campania, la Torcia olimpica della Universiade di Napoli 2019. Il fuoco che accompagnerà la trentesima edizione dei giochi che si terranno dal 3 al 14 luglio, prima di partire per il tour che terminerà il 3 luglio allo stadio San Paolo di Napoli con l’accensione del braciere che darà il via alle competizioni, ha ricevuto la benedizione dell’Abate di Montevergine Riccardo Luca Guariglia.
Dal Santuario, lanciato il messaggio dell’importanza dello sport come strumento di aggregazione e integrazione tra popoli e culture sulla strada della pace. Al fianco dell’Abate al momento della benedizione, sotto l’imponente e affascinante quadro di Mamma Schiavona, la presidente del Consiglio regionale Rosa d’Amelio, il neo sindaco di Mercogliano Vittorio d’Alessio e il commissario straordinario per le Universiadi 2019, l’irpino Gianluca Basile, direttore generale dell’Aru. Lui il primo tedoforo, ha portato la fiaccola per alcune centinaia di metri lungo i tornanti di Montevergine, dichiarando di voler omaggiare la sua terra.
Dopo una breve sosta al palazzo abbaziale di Loreto a Mercogliano, la torcia ha ripreso il cammino, procedendo nel percorso irpino curato dal funzionario Aru Bruno Iovino, verso Avellino. Ad attenderla nel capoluogo le istituzioni e i campioni sportivi, tra questi i pugili Carmine Tommasone e Agostino Cardamone, che si sono alternati alla fiaccola per circa due chilometri in città, prima che il simbolo della forza e della passione sportiva ritornasse alle pendici del Partenio. In serata, infatti, la torcia olimpica, passando prima per Ospedaletto d’Alpinolo, ha raggiunto la torre angioina del borgo di Summonte.