Circa ottocentomila euro l’anno. E’ quello che serve per garantire 15 posti letto, a rischio nel polo riabilitativo Don Gnocchi di Sant’Angelo dei Lombardi. La decisione spetta al futuro commissario straordinario alla Sanità. Il territorio, a differenza degli anni scorsi, si muove compatto. Comune, Asl Avellino, Regione e lo stesso ospedale. Naturalmente con la Fondazione Don Gnocchi. Si sta studiando un piano da sottoporre al nuovo commissario regionale, che sarà nominato a giorni.
Per il sindaco di Sant’Angelo, Rosanna Repole, quei 15 posti sono importantissimi per il nosocomio, per il polo riabilitativo ovviamente e per il tessuto socio-economico dell’area. “Sono fondamentali – dice -. E, senza, lo stesso ospedale perderebbe valore. Si tratta di riconoscere una cifra corretta, così come stabilito per la Maugeri di Telese. Ma il nostro impegno c’è – chiude Repole – e la task force che stiamo mettendo in piedi proseguirà al meglio la sua azione”.
Non si tratta di nuovi tagli, bene precisarlo. In realtà tutto era previsto nel decreto 32 sugli ospedali altirpini. Ma adesso la gestione regionale potrebbe chiedere l’applicazione rigida del decreto, ed è quello che Sant’Angelo vuole evitare.