Dopo la sconfitta interna con la Ternana che è costata la panchina ad Attilio Tesser, l’Avellino del nuovo tecnico, Dario Marcolin, cerca il riscatto al Partenio-Lombardi contro la capolista Crotone. I biancoverdi occupano la dodicesima posizione in classifica a quota 43 punti, a più nove lunghezze dai playout e a meno sei dai playoff. Sfumato, almeno per il momento, il sogno di raggiungere un piazzamento nelle prime otto, l’obiettivo è quello di conquistare la vittoria per avvicinarsi ai fatidici cinquanta punti, quota che garantirebbe, punto più punto meno, la salvezza matematica. Nella prima conferenza pre-partita da allenatore dell’Avellino, Marcolin ha presentato così la sfida casalinga contro il Crotone, in programma domani alle 15 e valida per la trentatreesima giornata del campionato di Serie B: «Non conterà l’aspetto tecnico-tattico. Sarà importante piuttosto l’atteggiamento nei primi minuti, l’approccio mentale alla partita. Tra le mura del Partenio-Lombardi c’è la storia: abbiamo una grande responsabilità e il dovere di fare una grande partita. Siamo in possesso del potenziale per riuscire a disputare una gara all’altezza delle aspettative. Affrontiamo la capolista: più l’avversario è di valore più prestigioso è il risultato». Marcolin non si sbilancia sulla formazione: «Non voglio concedere alcun tipo di vantaggio. I due difensori centrali? Per me devono essere forti fisicamente, l’esempio è il Leicester di Ranieri. Voglio esterni di gamba, bravi a sovrapporsi e una linea difensiva che lavori insieme». Sul ruolo di Jidayi: «E’ un centrocampista, ma all’evenienza può adattarsi anche da difensore».