“Appresa la notizia ho avvertito un forte senso di angoscia ed incredulità. Sono costernato per questa tragedia ed esprimo, a nome di tutta la Comunità di Montella, i sentimenti di cordoglio e di vicinanza alla famiglia Di Rienzo”.
Così il sindaco di Montella, Ferruccio Capone, dopo la morte del 29enne Carmine Di Rienzo a Pisa. Il primo cittadino aggiunge: “Ricordo di aver celebrato le nozze di Carmine non oltre un mese fa. Avevo molto apprezzato quel gesto. Un giovane Montellese che abita a tanti chilometri di distanza e viene comunque a sposarsi nel suo paese di origine con molto entusiasmo. Mi chiese di utilizzare le strutture dell’Ente De Marco unitamente al parco, location molto ambita e mi chiese di celebrare il suo matrimonio fuori dalla casa comunale. La richiesta fattami insieme alla sua futura moglie era densa di desiderio e di gioia. Lo assecondai in tutto proprio per l’enorme desiderio e per l’entusiasmo manifestato. Infatti il matrimonio si rivelò una cerimonia molto cordiale e affettuosa tra le famiglie e notai tanta gioia da entrambi. La disgrazia mi lascia molto perplesso vista la voglia organizzativa e le prospettive di lavoro di cui mi accennò. Carmine era molto entusiasta delle sue ricerche in fase universitaria. Tutta la cittadinanza – conclude il sindaco – è addolorata e si unisce alla famiglia Di Rienzo: famiglia seria e di lavoratori esemplari”.
Il biglietto lasciato
Già in prima battuta gli inquirenti pisani avevano ipotizzato il gesto estremo. In casa del ricercatore, come riporta il quotidiano “Il Tirreno”, sarebbe anche stato trovato un bigliettino contenente delle scuse. Carmine si è lanciato dal balcone della ex Facoltà di Chimica. In quelle stanze di via Risorgimento ci sono uffici dell’Ateneo. Non sarebbero emersi segni di colluttazione. Ovviamente si attendono comunque i primi risultati degli accertamenti medico-legali per avere un quadro più chiaro.