Avellino (3-5-2): Frattali; Biraschi, Ligi, Chiosa; Nica (62’ D’Angelo), Arini, Zito (46’ Jidayi), Giron; Insigne; Trotta, Tavano (46’ Mokulu) A disp.: Offredi, Nitriansky, Visconti, Bastien, D’Angelo, Jidayi, Soumarè, Napol, Mokulu All.: Tesser.
Vicenza (4-3-3): Vigorito; Sampirisi, El Hasni, D’Elia, Pinato (67’ Rinaudo); Galano, Modic, Cinelli; Giacomelli ( 75’ Gagliardini), Raicevic, Gatto (84’ Sbrissa). A disp.: Marcone, Rinaudo, Bianchi, Gagliardini, Sbrissa, Pazienza, Gora, Vita, Pettinari All.: Marino.
Arbitro: Saia di Palermo.
Marcatori: 18’ Gatto (r) (V), 25’ Trotta (A), 33’ Galano (V), 45’ aut. Biraschi (V), 54’ Giacomelli (V)
Ammoniti: 16’ Nica (A), 22’ Zito (A), 51’ Galano (V), 63’ Pinato (V), 73’ Biraschi (A)
Per la sesta giornata di andata del campionato di Serie B 2015/2016 al Partenio-Lombardi l’Avellino ospita l’imbattuto Vicenza. Tesser decide di copiare e incollare la formazione scesa in campo domenica scorsa al San Nicola di Bari. Quindi modulo 3-5-2 con Frattali in porta, Biraschi, Ligi e Chiosa in difesa, Nica, Insigne, Arini, Zito e Giron a centrocampo, Trotta e Tavano in attacco. L’Avellino deve assolutamente vincere per tirarsi fuori dalla zona calda della classifica e per risollevare il morale di tutto l’ambiente bianco-verde.
Sulla sponda Vicenza, Pasquale Marino deve fare a meno di sette elementi. Difesa rivoluzionata con D’Elia al centro e Sampirisi e Pinato sulle fasce. A centrocampo Galano interno destro, con Modic in cabina di regia. In attacco spazio a Gatto, con Giacomelli e Raicevic.
Primo tempo
Al 1′ subito pericoloso l’Avellino con Tavano che servito in area da Arini manda di poco a lato di testa. Poi l’arbitro è costretto a sospendere per qualche secondo la partita, complice la fitta nebbia verde provocata dai tanti fumogeni accesi in curva sud. Al 7’ ancora pericoloso l’Avellino con Zito che con il solito esterno sinistro mette al centro per Insigne, ma il suo colpo di testa debole è parato agevolmente da Marcone. All’8 ancora Insigne prova il sinistro da fuori area, para ancora l’estremo difensore bianco-rosso. Al 10’ brivido per l’Avellino, ma Chiosa è bravissimo ad anticipare Raicevic. Al 12’ ci prova ancora da fuori l’Avellino con Zito, ma il tiro è debole e viene bloccato da Marcone. Al 14’ altro brivido per l’Avellino: Giacomelli prova la gran botta da fuori area, ma per fortuna di Frattali il pallone si stampa sulla traversa e poi termina sul fondo. Al 18’ rigore per il Vicenza: Giron in recupero finisce per stendere Gatto in area. Dal dischetto lo stesso Gatto: rete. Vicenza in vantaggio. Continua il record del Vicenza nella classifica dei rigori a favore: con quello di oggi sono ben 4 quelli beneficiati in questa stagione dalla squadra di Marino. La risposta dell’Avellino arriva al 24’ con un bel colpo di testa di Trotta su calcio d’angolo battuto da Zito, ma il pallone finisce a lato alla sinistra di Marcone. Al 25’ esplode il Partenio-Lombardi: Trotta pareggia con un gran sinistro di Trotta che si libera del difensore dopo aver stoppato di petto al centro dell’area un cross dalla sinistra di Giron e scarica alle spalle di Marcone. L’Avellino sembra essersi svegliato e attacca a testa bassa, incitato adesso anche dal proprio pubblico. Ma al 33’ cala di nuovo il gelo sul Partenio-Lombardi: il Vicenza trova il gol dell’1-2 grazie a Galano, abile a sfruttare un rimpallo in area di rigore. L’Avellino stavolta sembra accusare il colpo. Bisogna aspettare il 39’ per vedere i bianco-verdi di nuovo pericolosi dalle parti di Marcone con un cross dalla sinistra di Giron che trova in area la deviazione di testa di Tavano, ma il pallone è alto. E al 45’ arriva anche il terzo gol dei veneti: Gatto mette al centro Raicevic arriva in scivolata, ma è Biraschi di testa a mettere alle spalle di Frattali. Per l’Avellino è notte fonda. Il primo tempo termina con il Vicenza in vantaggio per 3-1.
Secondo tempo
Subito due cambi nell’Avellino: Tesser lascia negli spogliatoi Tavano e Zito e manda in campo Mokulu e Jidayi. Al 49’ ci prova subito Mokulu di testa su cross di Arini, blocca Marcone. Al 54’ il Vicenza infierisce contro un Avellino ormai già negli spogliatoi: Giacomelli sfrutta alla perfezione un calcio di punizione dal limite mettendo nel sette alla destra di Frattali. E’ il preludio alla contestazione della curva sud: società e calciatori oggetto in negativo dei cori della parte calda della tifoseria avellinese. Sembra essere tornati all’epoca dei fratelli Pugliese. Al 62’ Tesser manda in campo D’Angelo al posto di Nica. L’Avellino passa dal 3-5-2 al 4-3-1-2 con Chiosa spostato a terzino destro. Ma è troppo tardi. Al 64’ due volte pericoloso l’Avellino, prima con il difensore del Vicenza D’Elia che di testa sfiora l’autogol, poi con Jidayi che dal successivo calcio d’angolo ancora di testa manda alto. Ma oggi in campo c’è solo una squadra ed è quella in maglia a strisce verticali bianco-rosse allenata da Pasquale Marino. Al 66’ grande stop di petto e girata al volo di Mokulu su cross di Biraschi, ma Marcone in tuffo dice no. Al 75’ prova ad accorciare almeno le distanze l’Avellino, ma l’arbitro Saia, nega un calcio di rigore agli irpini per un fallo di mani in area di Rinaudo. Al 78’ ci prova Arini al volo su calcio d’angolo di Insigne, ma spara alto. All’80’ il classico tiro della disperazione di Trotta all’80’, blocca a terra Marcone. Che non è giornata lo si evince anche all’82’, quando Mokulu salta il portiere avversario e tira a porta vuota, ma la difesa del Vicenza salva sulla linea di porta. Finisce così: il Vicenza cala il poker al Partenio-Lombardi (1-4 il risultato finale) e condanna un brutto Avellino, sicuramente il peggiore della stagione.