A Solofra si firma per un’area che sa di città. Alto Sarno e Valle dell’Irno, un progetto di aggregazione di Solofra, Forino, Montoro, Fisciano, Baronissi, Mercato San Severino, Bracigliano, Calvanico e Pellezzano. Nelle province di Avellino e Salerno. In sala il governatore Vincenzo De Luca, la presidente del Consiglio regionale Rosetta D’Amelio, i consiglieri Maurizio Petracca, Carlo Iannace, Enzo Alaia e il salernitano Amabile. Il il neo commissario Arpac Sorvino, Roberta Santaniello, l’ex senatore De Luca, il deputato Luigi Famiglietti e i consiglieri provinciali Vito Farese e Luigi Tuccia.
Così il sindaco di Solofra, Michele Vignola: “Siamo un sistema territoriale integrato con tanto in comune a partire da acqua, infrastrutture, l’industria e l’agroalimentare o la logistica e la vocazione a guardare verso Salerno. Vogliamo sfruttare proprio la nostra posizione a cerniera tra le due province e la retroportualità salernitana. Il protocollo lo firmammo a maggio, oggi firmiamo la convenzione quindi prende vita un soggetto giuridico autonomo”. Il primo cittadino chiede anche un accordo di programma quadro con la Regione per essere certi delle risorse.
“Se la Regione finanzia il compostaggio a Fisciano è perché noi abbiamo condiviso la scelta in un’ottica di sistema. Non tutti dobbiamo fare tutto, magari noi faremo impianti per l’indifferenziato. Tutto ruota intorno alla linea ferroviaria: i lavori sono completati. Lei – dice rivolto a De Luca – ha promesso l’elettrificazione, noi chiediamo il ripristino della tratta per Napoli. Abbiamo previsto e ottenuto dall’Asi la trasformazione dell’area vicina all’autostrada a centro per servizi. Chiediamo il completamento della terza corsia del raccordo Avellino-Salerno. Il polo della concia vuole trasformarsi in polo della pelle. Vogliamo un impianto di depurazione funzionante e lo possiamo avere perché abbiamo separato già gli scarichi industriali dai civili. Un passaggio fondamentale per un prodotto industriale solofrano interamente ecosostenibile.
Il sindaco sull’emergenza idrica: “Tre anni di emergenza idrica: finora abbiamo fatto da soli, ma servono fondi per il finanziamento per la messa in esercizio della rete Asi e l’ammodernamento dell’area industriale e del sistema acquedottistico. Abbiamo messo al centro di tutto l’Università che farà il documento stratetico dell’area. Noi vogliamo colpire chi sversa illecitamente. Nel progetto del Grande Sarno Solofra deve entrare, non può partire da Montoro. Infine, devo ringraziarla perché se l’ospedale “Landolfi” è aperto lo dobbiamo a lei e alla sua battaglia sul piano ospedaliero. Ma ora è di nuovo in pericolo per un atto aziendale discutibile e non concertato”.