Chiede di andare subito al sodo il governatore Vincenzo De Luca risparmiando la lettura della convezione a Solofra, convenzione che ha sancito un’unione finalizzata allo sviluppo tra i Comuni dell’area. “Obbedisco se no mi cazzea“, è la replica del sindaco Vignola. Si firma la convenzione e la parola passa al presidente della Regione Campania, che ricorda subito il compianto amico Aniello De Chiara.
“La gente vuole cose concrete, basta chiacchiere – esordisce il governatore – Noi vogliamo utilizzare il ciclo di fondi Ue 2014-20 per fare cose essenziali per rendere strutturale lo sviluppo. Quindi su sanità, ambiente e trasporti dobbiamo agire ora o mai più. Per creare lavoro per i giovani. Presenteremo a breve un report dei posti creati con provvedimenti della Regione. Sono circa 15mila. Abbiamo avuto tagli per 270 milioni di euro da Roma più il trasferimento del personale delle Province per via di una riforma demenziale“. Segue il lungo elenco delle difficoltà fin qui affrontate.
Poi il passaggio. “Le aree interne non sono più orfane – sottolinea De Luca -. Oggi possiamo dire a testa alta che la regione comprende l’Irpinia, Benevento e Salerno. Noi siamo gli unici che possiamo parlare lo stesso linguaggio a Napoli, che è priorità ed è una capitale d’Europa, e negli altri territori perché i disoccupati di Solofra valgono quanto gli altri“.
Ma parla anche di industria il governatore. “La qualità dei prodotti solofrani è altissima e sono d’accordo sul polo della pelle che va tutelato. Siamo pronti a finanziare con accordi di sviluppo come abbiamo fatto altrove. Dobbiamo dotarci di progetti esecutivi per interventi sul piano ambientale. Per un sistema di depurazione che faccia del territorio una bomboniera. Spero che il Governo modifichi il nuovo codice degli appalti perché così come è non ci farà aprire un cantiere neppure tra due anni. Abbiamo paralizzato l’Italia così“.
Quanto ai rifiuti, dichiara l’ex sindaco di Salerno, “andremo a Bruxelles a chiedere il taglio della multa”. E ancora: “Abbiamo appostato risorse per la ferrovia che arrivi fin dentro il campus di Fisciano. Questi sono interventi strategici. Come pure devo portare la banda larga fino all’ultimo comune dell’Alta Irpinia perché solo così gli imprenditori investono“.
“Al di là di qualche posizione interna parassitaria, qui abbiamo l’eccellenza Air. Non possiamo prendere aziende con bilanci perfetti e unirle ad altre che arrancano. Quindi stiamo ragionando molto sul da farsi per riorganizzare i trasporti in tutta la regione“, continua il numero uno di Palazzo Santa Lucia. Che poi parla anche di sanità: “I commissari sono desaparecidos, li avete mai sentiti parlare? Sul punto nascite qui abbiamo fatto un miracolo”.
L’appello finale: “In materia ambientale finanzieremo tutto, ma dico ai sindaci di essere veloci. Se ci muoviamo ora tra un anno apriamo i cantieri. Quello che posso dire che questa è una Campania diversa che a Roma viene considerata. Nessuno in questa sala può dire che abbiamo finanziato in base a bandiere di partito. Noi ragioniamo di comunità, non per bandiere di partito“.