“Ritenuto non sussista il fumus boni iuris, tenendo conto della natura ampiamente discrezionale dell’atto impugnato e del difetto di evidenti indizi di illogicità e irragionevolezza, il Tar respinge la domanda cautelare, e compensa le spese della fase cautelare”, si legge nell’ordinanza dei magistrati, riunitisi questa mattina in Camera di Consiglio.
Una decisione che si traduce in un ulteriore via libera alla piena attuazione del protocollo di intesa firmato nei mesi scorsi dai due Comuni e l’istituto superiore lionese, che qualche giorno fa aveva portato anche alla scelta della denominazione per il neonato polo formativo altirpino. Alunni e docenti si erano infatti espressi su una rosa di sei nomi (Margherita Hack, Peppino Impastato, Ettore Scola, Gino Strada, Fiorentino Sullo e Sandro Pertini), rappresentativi di personalità irpine e non, legate alla storia dell’Irpinia o distintesi per la straordinarietà della loro esistenza, scegliendo a larga maggioranza l’ex presidente della Repubblica.
Il nuovo Consiglio d’Istituto dovrà ora ratificare la decisione delle urne, intanto si registra la soddisfazione degli amministratori: “Suggelliamo così l’accordo, maturato sulla scuola nei mesi scorsi tra Lioni e Caposele, con un atto importante: la scelta del nuovo nome del nostro istituto superiore. Ha vinto Sandro Pertini, “l’uomo che era fatto della stoffa di cui sono fatti gli eroi”, che non tradì mai i suoi ideali, le cui parole all’indomani del terremoto dell’Irpinia ancora oggi risuonano nelle menti e nelle coscienze di tutti noi: fate presto“, commentano i sindaci Yuri Gioino e Lorenzo Melillo.
“È stata una cerimonia di spoglio emozionante e sentita, uno straordinario momento di condivisione e partecipazione democratica di cui siamo veramente fieri e che ha visto gli studenti protagonisti e consapevoli. Un sentito grazie a loro e agli insegnanti. Siamo certi che l’istituto intercomunale “Sandro Pertini” di Lioni e Caposele sarà all’altezza della sfida intrapresa e rappresenterà un punto di riferimento per la formazione dei giovani del territorio”, concludono i due primi cittadini.