La Camera ha approvato la proposta di legge che regola la produzione di canapa industriale. Un grande passo in avanti per la produzione agricola italiana, in particolare per quella del Sud.
La proposta di legge, portata avanti in primis da Loredana Lupo del M5S, offrirà ai produttori un quadro normativo più chiaro e introdurrà due grosse novità, a cominciare dallo stanziamento di 1,5 milioni di euro finalizzati al rilancio della produzione in tutto il Paese e alla nascita di nuovi impianti di trasformazione. Cambierà, inoltre, la percentuale consentita di Thc (principio attivo che rende la pianta psicotropa). Si salirà dallo 0,2% attuale allo 0,6%. La variazione, seppur molto bassa, ha in realtà lo scopo di tutelare i coltivatori del Sud Italia. Il livello di Thc, infatti, sale a seconda della temperatura; con una percentuale più alta, le coltivazioni del Mezzogiorno non rischieranno più di essere messe sotto sequestro.
Un punto di svolta che può consentire la nascita di una vera e propria filiera produttiva. A beneficiarne sarà anche l’Irpina dove già esistono realtà come CanapIrpinia, associazione nata da poco che promuove la coltivazione della pianta a Volturara Irpina. L’associazione è attualmente impegnata nella realizzazione di un progetto per la bonifica della Valle del Dragone, riconosciuta come il bacino idrogeologico più grande del Sud Italia. Anche Montella, non molti anni fa, si è dimostrata a favore della produzione di canapa industriale riconoscendo le sue straordinarie qualità nella tessitura. Nella tradizione montellese, infatti, non sono mancate produzioni di canapa ed è solo negli ultimi anni che ne è stata riscoperta la sua grande utilità.
Con le sue proprietà, infatti, la canapa si dimostra una pianta estremamente versatile, utilizzabile nell’edilizia, nell’alimentazione, nella zootecnia, nel settore tessile, in quello medicale e per la protezione del suolo. Una rivoluzione, dunque, che potrebbe sollevare l’economia e l’agricoltura irpina.