Il primo giugno del 2015 Michele Di Maio veniva eletto sindaco di Calitri. Allora parlammo di possibile svolta, non per Calitri ma per tutta l’Alta Irpinia. Un sindaco relativamente fuori dai partiti. Ambientalista. Lista completamente civica. Possibile svolta, ma ci sbagliavamo. L’anno prima Ciriaco De Mita era diventato primo cittadino di Nusco. E qualche mese prima dell’elezione di Di Maio (una candidatura che a Calitri demolì Pd, Udc e Forza Italia in un solo colpo), De Mita fu eletto presidente dell’Area Pilota non senza polemiche. Allora i sindaci dissidenti erano poco meno della metà, ora sono sette su venticinque. Tra questi c’è Di Maio, che a distanza di tempo riceve il premio Vassallo. Un riconoscimento importantissimo. Ma al momento lui è un sindaco isolato in zona. Isolato politicamente, s’intende. Ma più isolato degli altri isolati come dimostra la vicenda Gal. Strana la vita no?
Di Maio, il premio Vassallo non è cosa da poco. Prima reazione?
Intanto sono onorato di essere stato individuato come amministratore virtuoso. Ma sono ancora più onorato di aver conosciuto Angelo. Qualche giorno prima che venisse ucciso, io ero nella sua terra come rappresentante di Legambiente. Eravamo preoccupati per lui, gli dicevamo di stare attento, di evitare contatti diretti con i criminali. Angelo era impulsivo, spinto da un enorme senso di giustizia non sopportava quello che avveniva nella comunità che amministrava. Il suo è un grande insegnamento.
Come è stato l’iter?
Nessun iter particolare (sorride, ndr). Un consigliere comunale, Valerio De Nicola, ha compilato il modulo per la candidatura a mia insaputa.
Nelle motivazioni si legge: ha saputo esprimere un nuovo modo di fare politica basata sulla totale dedizione verso la cosa pubblica senza alcun interesse personale, mettendo al primo posto la tutela ambientale, del paesaggio, della salute pubblica. Belle parole no?
Ringrazio anche i consiglieri comunali per questo. Abbiamo sempre messo al primo posto la trasparenza e la partecipazione col nostro gruppo Calitri Pulita. L’impegno è stato ripagato. Poi chiaramente in questo premio c’è anche la mia attività a favore dell’ambiente. Contro la gestione dei rifiuti in Campania, contro la discarica sul Formicoso. E per parlare di attualità penso all’eolico selvaggio, il caso rifiuti nell’area industriale di Calitri…
Che significato ha il premio per l’Alta Irpinia?
Significa che per un anno, fino al prossimo premio, girerò l’Italia. Questa sarà un’occasione per far conoscere anche le nostre emergenze. I pericoli dell’eolico selvaggio e quelli possibili del petrolio per esempio. Ho davanti a me un compito impegnativo e stimolante. Insomma, visto che nel Progetto Pilota alcune tematiche sono assenti spetterà a me portarle all’esterno.
A proposito di progetto pilota, Lei è stato assente alle ultime riunioni…
Si ma ho sempre mandato un delegato.
D’accordo, non ci prendiamo in giro. La sua assenza è un fatto rilevante.
E che devo fare? Ormai di fatto hanno tolto anche la sede ufficiale di Calitri. Ora è a Nusco e non per una scelta geografica mi pare. Pensavamo di poter ragionare di ambiente e non c’è neanche un rigo sulle questioni più spinose. Ma il problema più grave è un altro. Come si fa a parlare di scuola e santà se prima non di discute seriamente di lavoro? Ho sempre avuto dei dubbi sul progetto, ultimamente i dubbi stanno addirittura crescendo. Io credo che la strategia complessiva, applicata in un’area come la nostra, sia un controsenso. Non mi ci ritrovo.
Addossa precise responsabilità?
Se ci riferiamo al presidente De Mita, non proprio. Non solo. Intendiamoci, io rispetto a lui sono dalla parte opposta. E anche rispetto a diversi sindaci dell’area. Me ne farò una ragione. Il discorso è che non si capisce esattamente il ruolo dello Stato e della Regione. Da dove devono arrivare i fondi, come e quando. La situazione tra i 25 sindaci è critica dal mio punto di vista. Ma in linea generale non è che sia tutto chiaro. D’accordo, diciamo pure che i fondi arrivano. A che serve una scuola in più se non c’è lavoro e non c’è qualcuno che frequenti la scuola?
Ok ma ora si entra nel vivo… O no?
Non lo so, io per adesso ho scelto di restare cauto e osservare senza troppe polemiche. Guardo alle provinciali, sono candidato al Consiglio con Irpinia Bene Comune. E aspetto di ritirare il premio. Che sarà fondamentale per tutta l’Irpinia, non certo per me.