Avellino a Livorno per provare a rialzarsi. Partita strana e pareggio finale. Tutto sommato un punto guadagnato per come si era messa all’inizio del secondo tempo. Ma il calcio è strano, giochi bene a Salerno o a Bari e perdi nettamente. Un’azione di rimessa nei primi 45 minuti di stampo amaranto e ti trovi in vantaggio. La reazione del Livorno non c’è stata. Ma a rimettere in pari il punteggio ci ha pensato Biraschi (ingenuo) e l’arbitro (che molto probabilmente vede un fallo di mano inesistente in area). Così i padroni di casa pareggiano con l’ex Comi, su rigore. Si prevede l’ennesima debacle. Così non è, perché i lupi reggono. Tante le garanzie che offre il portiere Frattali. I biancoverdi si portano avanti e sfiorano addirittura il colpaccio in extremis. Anche il Livorno si era ritrovato in 10. Partita nervosa. Si poteva vincere o perdere. Oppure pareggiare. Tesser non avrebbe firmato per il pari, così ha detto in conferenza stampa. Ma a un certo punto ci ha sperato. E a questo punto va bene così. In trasferta a Livorno, l’1-1 ci può stare.
La cronaca
Primi venti minuti con gli amaranto pericolosamente in area biancoverde, ma Frattali è sicuro. Poi il lampo sull’altro versante. Ripartenza D’Angelo-Trotta-Tavano. L’attaccante ex Empoli mette in mezzo per Trotta che di piatto fa 0-1. La reazione dei padroni di casa è blanda. Un paio di punizioni e un tiro dalla distanza. L’Avellino tiene bene sulla pressione dei livornesi. Non c’è l’assedio alla porta di Frattali, ma se è assedio nella metà campo ospite. Al 39esimo una girata dell’ex Comi fa tremare i tifosi irpini. Palla colpita bene, fin troppo. Ed è centrale tra le braccia del portiere avellinese. Tegola sul finire del primo tempo per i lupi. Insigne si fa male, per lui Soumarè.
Il secondo tempo altra tegola, più pesante. Discutibilissima decisione del direttore di gara. Biraschi si prende un altro giallo per aver preso la palla in area col braccio (o con il petto?). Espulsione e rigore, e pure Frattali si becca un giallo per proteste. Rigore trasformato da Comi che non esulta. 1-1. Tesser corre ai ripari. Finisce prestissimo la partita di Soumarè, in campo Nitriansky. I lupi si trovano ad affrontare 40 minuti in inferiorità numerica. Si fa dura. Frattali tiene a galla gli ospiti in più di un’occasione. Poi l’altra svolta. Espulso Moscati nel Livorno al 32esimo. Si gioca in 10 contro 10, l’Avellino finalmente rifiata e si riaffaccia dalle parti di Pinsoglio. Ma sono sempre i toscani più pericolosi, al 39esimo la palla sfiora il palo con Pasquato. Che al 42esimo fa correre un altro brivido alla difesa biancoverde. Ma nel recupero pure l’Avellino vicinissimo al vantaggio con Jidayi. Palla fuori di un nulla. Recupero di 6 minuti e rissa sfiorata.
Livorno (4-3-3): Pinsoglio; Moscati, Ceccherini, Lambrughi, Gasbarro; Luci, Schiavone, Biagianti; Aramu, Comi, Pasquato
A disposizione: Ricci, Gonnelli, Jelenic, Morelli, Palazzi, Bunino, Vergara, Cazzola, Kukoc
Allenatore: Christian Panucci
Avellino (4-3-1-2): Frattali; Biraschi, Rea, Ligi, Visconti; D’Angelo, Jidayi, Arini; Insigne; Trotta, Tavano
A disposizione: Offredi, Mokulu, Zito, Soumarè, Nitriansky, Giron, Bastien, Chiosa, Napol
Allenatore.: Attilio Tesser
Arbitro: Daniele Minelli della sezione di Varese