“Non è una bufala, purtroppo. La giunta comunale senza neppure passare per il consiglio comunale ha disposto di procedere alla riscossione degli ultimi cinque anni dei canoni di natura enfiteutica sui terreni e relativi affrancamenti. Da poco si è proceduto alla individuazione della società che si occuperà”. Così il Gruppo Consiliare di Minoranza “Rinnovamento Morrese” coi rappresentanti Giuseppe Covino, Angelo Gargani, Gerardo Caputo.
“Si è pensato di tirar fuori una tassa dell’800. Evidentemente si ha nostalgia di quel periodo, si tira fuori l’enfiteusi, un diritto reale di godimento su cosa altrui, una roba da Medioevo, ormai non più dovuta e tirata fuori al solo scopo di riempire le casse vuote comunali. Una situazione che sta mettendo in ginocchio gli agricoltori e le loro aziende agricole, ma anche semplici proprietari di fondi agricoli, in quanto già colpiti dalla grave crisi che attanaglia il nostro paese ed in particolare modo i nostri agricoltori”.
La minoranza consiliare ritiene questo assolutamente inaccettabile, condanna il comportamento tenuto dal Sindaco e dalla Giunta Comunale, ritenendo che si tratterebbe di terreni non di proprietà comunale ma di proprietà privata. I consiglieri di minoranza si faranno carico nei prossimi giorni di indire una assemblea pubblica, con esperti e associazione agricole di categoria, per spiegare le ragioni dalle quali si deduce che quanto richiesto non è dovuto, visto anche i precedenti con sentenze nei comuni limitrofi, e quindi decidere insieme le dovute iniziative per tutelare i diritti degli Agricoltori Morresi”.