Serata tra Bagnoli e Montella per i candidati dell’Udc. A Montella Giuseppe De Mita con i candidati Maurizio Petracca e Carmela Roberto. Da parte del deputato lungo attacco al governatore Stefano Caldoro.
DE MITA
“Le scelte che abbiamo fatto in questi anni sono state fatte nell’interesse delle persone, in particolare di quelle della provincia di Avellino. Non ci sono stati colpi di testa bizzarri che minassero all’Irpinia. Nel tempo – spiega De Mita – abbiamo seguito tutto per una ragione emotiva, a volte non cogliendo la razionalità. La scelta con De Luca è calibrata su una circostanza. Non ci siamo alleati con Caldoro perché con lui ci sarebbe una ulteriore retrocessione per la provincia di Avellino, neanche una replica degli ultimi cinque anni. Con lui saremmo diventati prigionieri dei capi-popolo napoletani. Non avremmo accettato la replica, figuriamoci la retrocessione. Per i rapporti che abbiamo avuto con Caldoro – continua – gli auguro di perdere le elezioni. Se lui dovesse vincere le elezioni, il “disgraziatamente” sarà riferito anche a lui. Diventerà ostaggio di una rete di interessi napoletani che gli impedirà di fare politica. Anche per questo abbiamo scelto l’altra coalizione. Non abbiamo scelto un partito ma una coalizione. Il quadro è molto frastagliato, per cui non si è trattato di individuare un partito”. E De Mita continua sulla sanità, ricostruendo gli ultimi anni in Regione e fuori: “Mi sono dimesso da vicepresidente della Giunta sui criteri sanitari. Non potevo accettare la cancellazione della sanità per cinquantamila abitanti in Alta Irpinia. Poi sono rientrato con le garanzie per Sant’Angelo dei Lombardi. Ma in seguito non si è potuto andare avanti. Potevo certamente accettare che ci fosse un’area geografica più forte della nostra. Ma non potevo accettare la discriminazione per Avellino e provincia. E non posso neanche accettare che le soluzioni sui forestali individuate quando ero in Regione non siano state messe in pratica. Il problema – denuncia – non è stato risolto dalla Giunta precedente per tenere le persone appese alla politica. De Luca – conclude – vincerà. Vincerà per poco e lui avrà bisogno di noi. Non dei nostri voti ma delle nostre idee”.
PETRACCA
“Il nostro è un partito fondato sulla solidarietà tra le persone, su un’idea di comunità che è ancora oggi molto forte, anche in questa fase di difficoltà generalizzata per la politica a sintonizzarsi su quelle che sono le esigenze e i problemi dei cittadini. Questa solidarietà si percepisce con nettezza nella nostra lista che è fatta di persone perbene, persone che, al di là del risultato, dopo il 31 maggio, potranno continuare a camminare a testa alta». Lo ha dichiarato Maurizio Petracca, candidato capolista per l’Unione di Centro nel collegio di Avellino, intervenendo ad un incontro elettorale a Montella. Abbiamo rotto con Caldoro – ha continuato Petracca – non per le meschinità apparse sulla stampa, ma perché non era d’accordo e non riusciva a darci garanzie sugli obiettivi programmatici che consideriamo prioritari. Su questi punti con De Luca ci siamo intesi subito”.
A seguire Petracca si è soffermato sui tre puni su cui si basa l’intesa tra l’Unione di Centro ed il candidato governatore Vincenzo De Luca. Crediamo molto nel trasferimento dei poteri – ha dichiarato Maurizio Petracca – dalla Regione agli enti locali, ai Comuni, soprattutto in forma associata, facendo sempre riferimento alla cornice rappresentata dal Ptcp, strumento urbanistico che ho avuto l’onere e l’onore di portare alla sua approvazione da assessore provinciale all’urbanistica. Sulle questioni importanti – ha concluso Petracca – siamo stata l’unica forza politica ad essere presente, a portare a casa risultati importanti per l’Irpinia. Con il passaggio elettorale proseguiremo sul percorso intrapreso a tutela del territorio con la dignità dimostrata in questi anni”.
ROBERTO
Carmela Roberto è la candidata più giovane in provincia di Avellino e rappresenta i giovani del partito. “Il mio appello a coloro i quali hanno deciso di non votare per protesta. Così non serve a nulla, si perdono occasioni. Vogliamo impegnarci per le aree interne perché noi ragazzi possiamo restare in Irpinia”.