Dopo cinque anni di amministrazione targata Marino Sarno, Volturara Irpina è uno degli otto Comuni che torna al voto a maggio. Voltate le spalle alla dichiarazione di dissesto del luglio 2011, quando il presidente Napolitano nominò Antonino Gagliardi commissario prefettizio, la comunità della Piana del Dragone – importante nodo della rete imbrifera e sorgentizia irpina – tira un sospiro di sollievo.
A pochi giorni dalla presentazione delle liste, è certa la ricandidatura del sindaco uscente con una civica che riproporrà l’intera compagine amministrativa. Cinque anni fa contro di lui si schierò una lista civetta al solo scopo di validare la tornata elettorale, questa volta gli avversari dovrebbero riuscire a organizzarsi. In prima linea, nel lavoro di costruzione di una lista da opporre a quella di Sarno, la democratica Mimma Lomazzo che potrebbe indicare come candidato sindaco il fratello Domenico.
Un’impresa non semplice per chi dovrà confrontarsi con i risultati raggiunti dall’amministrazione Sarno in questi anni. Un dato su tutti: da ultimo Comune della provincia per raccolta differenziata, ferma al 19%, al titolo di Comune riciclone con il 68% raggiunto a chiusura di mandato.
Mandato che ha dovuto fare i conti – in senso non solo figurato – con la zavorra del dissesto da una parte, e dall’altra con la forza devastante della natura, che si è manifestata in almeno due modi. Con l’alluvione della scorsa estate, che ha costretto ai lavori straordinari per la messa in sicurezza e pulizia del territorio comunale, e la piaga del cinipide. Terra di castagneti, Volturara infatti è stata una delle realtà a pagare maggiormente lo scotto dell’invasione del parassita della castagna con ricadute pesanti sull’economia locale, che hanno spinto Comune e Comitato Castanicolo locale a mettere a punto un massiccio piano di lotta biologica all’insetto.
Come detto l’amministrazione ha fatto bene sulla differenziata. Ma per risanare la cosiddetta piana del Dragone c’è bisogno di un lavoro di squadra tra più enti. Nel principale bacino imbrifero della provincia permangono mini discariche tombate risalenti ai decenni scorsi. Mentre lo stato dei torrenti non dà sicurezze (il Genio Civile è intervenuto recentemente). In altre parole, preservare Volturara vuol dire preservare l’intera provincia. E chiunque sia il sindaco non potrà lavorare bene senza l’aiuto di Provincia, Regione e via dicendo.