Data importante per Caposele e l’Irpinia il 10 ottobre scorso. Per la Puglia è addirittura storica. Tre giorni fa, in tarda serata, la grande talpa che dal 2012 stava lavorando alla Pavoncelli bis ha terminato lo scavo della nuova galleria che porterà acqua alla Puglia. La notizia è circolata in queste ore sui social grazie alle foto e ai video postati dagli operai in festa, orgogliosi, con il tricolore in mano, mentre veniva buttato giù l’ultimo diaframma.
La galleria di adduzione idrica, una delle opere ingegneristiche più complesse attualmente in corso in Italia, nasce nei pressi delle sorgenti Sanità a Caposele, sfiora il territorio di Teora e termina dopo 8512 metri nel Comune di Conza della Campania. Servirà a dissetare come già accade per la vecchia Pavoncelli un milione di persone, che attraverso le condotte dell’Acquedotto Pugliese ricevono le acque di Caposele e Cassano Irpino. L’esigenza di realizzare un nuovo scavo emerse subito dopo il terremoto e in questi anni non sono state poche le difficoltà e le polemiche affrontate. Una su tutte il blocco della talpa nel 2016.
“Nonostante le polemiche della minoranza e di altri personaggi, questa opera era inserita nella Legge Obiettivo e pertanto era strategica. La nostra amministrazione quindi – commenta il sindaco Pasquale Farina – ha deciso di non opporci alla sua realizzazione, anche perché riteniamo che sia di importanza straordinaria per la vicina Puglia. Il cantiere ha prodotto introiti per le casse comunali pari a 3 milioni di euro all’anno, oltre a dare lavoro a 50 famiglie caposelesi. Numeri che in tempo di crisi non sono da sottovalutare”.
Ribadisce il concetto anche il vicesindaco Donato Cifrodelli. “C’è grande soddisfazione – commenta – per un’opera di grandi dimensioni che dalle nostri parti è difficile vedere realizzata. I lavori erano iniziati negli anni Novanta, ma è stato in particolare negli ultimi quattro che abbiamo visto procedere il cantiere con speditezza. Non possiamo inoltre dimenticare che la Pavoncelli bis ha creato sul territorio un indotto rilevante, dando respiro alle attività commerciali del paese, e ha generato una ricaduta occupazionale considerevole. Sono stati diversi gli operai del posto coinvolti nell’opera, molti dei quali hanno potuto migliorare il loro curriculum e sicuramente in futuro saranno in grado di trovare impiego in altri cantieri di questa portata”.
E parla di data storica Fabiano Amati, presidente della Commissione Bilancio della Regione Puglia che nel 2012, quando l’iter dei lavori venne sbloccato, era assessore ai Lavori pubblici. “La data di martedì è una data storica che al completamento della Pavoncelli bis determinerebbe la massima sicurezza per l’approvvigionamento idrico della Puglia”. Perché l’opera sia definitivamente terminata mancano ancora alcuni passaggi tecnici e cantieristici, oltre alla cessione della galleria all’Acquedotto Pugliese per la sua entrata in esercizio.