Nel 2019 urne aperte per quasi mezza provincia di Avellino. Al voto di primavera gli elettori dei centri più grandi: Avellino, Ariano Irpino e Montoro. Si rinnova l’amministrazione anche nelle cittadine come Grottaminarda, Mirabella Eclano, Montella e Mercogliano. Elezioni amministrative in luoghi simbolici, vedi Nusco. O in paesi al centro dell’attualità provinciale, si pensi a Parolise con le infinite difficoltà per il viadotto. In Alta Irpinia si sceglie il nuovo sindaco a Bisaccia, Cassano Irpino, Morra De Sanctis, Sant’Andrea di Conza.
Ad Avellino sarà voto anticipato, com’è noto. Le novità degli ultimi giorni riguardano la Lega, guidata a livello provinciale da quel Sabino Morano che potrebbe anche sfruttare l’upgrade del partito di Salvini. E si registra pure l’attivismo tra giovani e mondo accademico di Luca Cipriano. Quadro ovviamente ancora confuso. Ad Ariano tutto farebbe pensare a una battaglia tra l’uscente Domenico Gambacorta (centrodestra) e il mondo pentastellato. Nomi da decifrare, per questi ultimi. Ma con un deputato cinquestelle in carica in loco, Generoso Maraia, difficile pensare a un disimpegno. Situazione simile a Montoro, dove il primo cittadino Mario Bianchino (centrosinistra) potrebbe trovarsi di fronte esponenti giallo-verdi.
Sfide al momento non definite anche quelle nei comuni intorno ai 10mila abitanti. C’è chi come Ferruccio Capone darà comunque l’addio alla fascia tricolore, da due mandati al vertice a Montella. Ma di solito in realtà simili si registrano tornate elettorali abbastanza frizzanti. A Nusco altro punto interrogativo, forse il più interessante. Ciriaco De Mita che farà? Certo, il presidente ha manifestato in qualche occasione pubblica la volontà di lasciare. Ma non l’ha mai fatto in maniera netta. E perdere lo scranno più alto del Municipio vorrebbe dire lasciare la presidenza dell’assemblea nel progetto pilota, proprio ora che si entra nella fase operativa della strategia aree interne. Al voto si andrà inoltre ad Altavilla Irpina, Bonito, Candida, Carife, Castel Baronia, Castelvetere sul Calore, Cesinali, Chiusano San Domenico, Contrada, Domicella, Grottolella, Melito Irpino, Montefusco, Montecalvo Irpino, Montemiletto, Moschiano, Paternopoli, Salza Irpina, San Michele di Serino, San Nicola Baronia, San Sossio Baronia, Santa Lucia di Serino, Santa Paolina, Savignano Irpino, Taurano, Taurasi, Torrioni, Trevico, Tufo, Vallesaccarda, Venticano, Villanova del Battista, Zungoli.
In generale per l’Irpinia si tratta di una tornata fondamentale. Fondamentale per capire il valore sul territorio dei partiti di governo, per stabilire lo stato di salute di centrosinistra e centrodestra. Per valutare il peso dei volti nuovi della politica. E per osservare quanto abbiano ancora da dire i volti di sempre.