Feste, convention oppure tensioni. Chi costruisce a sinistra e chi ricostruisce a destra. Un Partito democratico che non trova pace e un Movimento Cinque Stelle fedele alla linea Di Maio. Partiti in movimento in vista del voto di primavera.
ARTICOLO UNO. La prima festa nazionale si svolgerà a Napoli, presso i giardini di Santa Chiara in piazza San Domenico Maggiore, dal 27 settembre al primo ottobre. Tra gli ospiti i presidenti di Camera e Senato, Laura Boldrini e Pietro Grasso, il ministro della Cultura, Dario Franceschini, e quello delle Infrastrutture, Graziano Delrio, che si confronterà pubblicamente con Pierluigi Bersani. Confronto tra Massimo D’Alema e Maurizio De Giovanni il giorno seguente. I lavori si chiuderanno nella serata del primo ottobre con il faccia a faccia tra Roberto Speranza e Giuliano Pisapia. Venendo ai temi locali, l’attesa è per il dibattito che vedrà protagonisti i governatori di Campania e Toscana, Vincenzo De Luca ed Enrico Rossi, sul tema «Regionalismo: autonomia e responsabilità». L’appuntamento, moderato da Enzo D’Errico, sarà introdotto dal consigliere regionale irpino Francesco Todisco.
“Responsabilità – afferma Todisco – è il termine essenziale su cui costruire la presenza di Articolo Uno in consiglio regionale. Responsabilità sulle questioni e nel rapporto con il governatore De Luca; rapporto costruito su un’interlocuzione seria, autonoma e non scontata sulle questioni che ha davanti a sé il governo della Regione Campania“.
PARTITO DEMOCRATICO. Neanche l’arrivo del commissario David Ermini dalla Toscana ha portato stabilità a via Tagliamento. Entro fine ottobre si dovrebbe celebrare il congresso provinciale, ma non mancano tensioni sul nuovo tesseramento aperto sabato mattina e che si chiude oggi. Niente online dopo i problemi della scorsa primavera. C’è un partito diviso in aree che al momento non sembrano trovare sintesi. Tre giorni per raccogliere nuove iscrizioni sarebbero pochi secondo il gruppo che si ritrova attorno al sottosegretario Del Basso De Caro: di qui la lettera indirizzata al commissario per il tesseramento e ai vertici regionali e nazionali per una proroga al 10 ottobre per la chiusura dei circoli, alcuni dei quali non hanno aperto. In qualche caso si è pure registrata tensione tra i segretari locali, investiti da Ermini del potere di rifiutare la tessera a chi risulta essere in contrasto con lo Statuto del partito, e gli aspiranti iscritti. Ma intanto il cronoprogramma, fissato a livello nazionale per i congressi e che vede nel 2 ottobre il termine ultimo per le candidature, verrebbe meno e potrebbe rimettere tutto in discussione. Sullo sfondo la guerra per un posto in lista alla Camera e al Senato: tanti aspiranti tra gli uscenti e gli altri con l’incognita Angelo D’Agostino. Il parlamentare di Montefalcione ancora non ha sciolto la riserva sul suo futuro: lasciare Scelta Civica e aderire al Partito Democratico.
MOVIMENTO CINQUE STELLE. Al momento c’è da registrare la soddisfazione del deputato avellinese Carlo Sibilia dopo il voto online che ha incoronato Luigi Di Maio candidato premier. Le voci critiche sono invece arrivate dall’altro componente del direttorio, Roberto Fico. Al di là del discorso Roma, i pentastellati irpini proveranno comunque a giocarsi la partita ad Avellino, amministrative di primavera.
NEL CENTRODESTRA. Il movimento di Stefano Parisi Energie per l’Italia è ora presente in Irpinia. Il responsabile per la provincia di Avellino sarà l’ex consigliere regionale Ettore Zecchino. Per adesso lo accompagnano il vice presidente nazionale di Confimprenditori Gerardo Santoli, il calitrano Fausto Acocella e Francesco Scotto. Fratelli d’Italia si è organizzata in provincia con un direttorio a quattro. A livello nazionale i sondaggi parlano di un partito non certo marginale. Domani, martedì 26 Settembre alle ore 10 presso il Caffè Madai ad Avellino, c’è poi la conferenza stampa di Primaverairpinia “Verso gli stati generali del centrodestra”. I promotori dell’associazione, Sabino Morano per esempio, spiegheranno nel corso dell’incontro, le posizioni politiche e programmatiche che PrimaveraIrpinia porterà come suo contributo alla kermesse di Avella.
FORZA ITALIA. Dunque il 30 settembre ad Avella gli stati generali del centrodestra. Al centro dell’attenzione soprattutto Forza Italia. Un momento per ricompattarsi dopo il periodo buio a livello provinciale, regionale e nazionale. Ci saranno i due leader irpini, Cosimo Sibilia e Mimmo Gambacorta. L’appuntamento può contribuire a fare chiarezza in vista delle candidature. Per adesso Gambacorta ha escluso la sua, ma ci sarebbero ancora margini. Ed è pronto a rimettersi in pista a queste latitudini anche l’ex presidente del Consiglio regionale Pietro Foglia. Dall’elezione mancata in Regione, nonostante gli 11mila voti, a quella verso il Parlamento?
L’UDC. Terminata la festa di Altavilla, sembra del tutto esclusa una corsa dei demitiani insieme a Forza Italia. Sul gioco delle candidature bisognerà attendere la legge elettorale, almeno per capire gli spazi di manovra. Ma in primavera ci sono pure le amministrative e Ciriaco De Mita non è uno da snobbarle, soprattutto se il voto è ad Avellino e in Alta. Sant’Angelo dei Lombardi, Caposele, Bagnoli, Conza, Aquilonia, Rocca, Cairano. Quindi doppia sfida per un’Udc che prova a conservare sindaci o guadagnare bandierine.