E’ finalmente legge, dopo anni di lavoro delle associazioni e della politica, la trasformazione delle linee ferroviarie in disuso in ferrovie turistiche. Diciotto nuove linee tra le quali figura anche la Avellino-Rocchetta Sant’Antonio, la ferrovia dell’Ofantina o di De Sanctis, a seconda dei gusti.
L’approvazione oggi senza modifiche del testo uscito dall’Aula della Camera a inizio 2017. “Un’emozione grandissima. Le ferrovie turistiche hanno il loro riconoscimento legislativo. Grazie! La Avellino-Lioni-Rocchetta trova la sua giusta collocazione. Un pensiero all’indimenticabile Agostino Della Gatta”. Questo il commento a caldo su Facebook di un entusiasta Pietro Mitrione di In Loco Motivi. La legge è stata supportata da diversi parlamentari, in maniera trasversale. Tra gli irpini molto attivo Luigi Famiglietti, la collega Maria Iacono è stata invece una delle principali promotrici. Anche a lei va il ringraziamento di Mitrione.
Ricapitolando: la Avellino-Rocchetta Sant’Antonio è da oggi a tutti gli effetti una tratta ferroviaria alla quale viene riconosciuto pregio archeologico e paesaggistico, è quindi ferrovia turistica sulla quale attraverso il lavoro della Soprintendenza di Avellino e del segretariato regionale del MiBACT è stato posto il vincolo storico. Dallo scorso anno, parallelamente, grazie all’impegno del ministro Dario Franceschini e Vinicio Capossela, condiviso pienamente dalla Regione Campania, i treni hanno ripreso a circolare. Solo per tre giorni all’anno, a scopo turistico appunto e in occasione dello Sponz Fest di Calitri. Ma da quest’anno la Giunta De Luca, su spinta degli irpini Fulvio Bonavitacola e Rosetta D’Amelio, ha consentito che a fine agosto le corse arrivino un po’ oltre Calitri: dalla Puglia fino a Lioni. Dal 25 al 27.
Il passo successivo ora è quello di estendere le corse ad altri periodi dell’anno e di portare i treni fino ad Avellino. Con un investimento di circa 20 milioni di euro che la Regione Campania sembra del tutto intenzionata a compiere. Poi resta da realizzare tutto il lavoro di raccordo, affatto semplice, tra le stazioni e tra le proposte di eventi, manifestazioni, iniziative e prodotti dei paesi toccati dalla tratta.