“Appena abbiamo cominciato a fare le riprese per il programma è arrivato in piazza il vigile urbano dicendo che il sindaco voleva parlare con il responsabile della troupe. Dopo qualche minuto il responsabile della produzione è sceso e ci ha riferito che il sindaco gli ha urlato addosso tutto il suo disappunto per il fatto che la Rai fa parlare sempre e soltanto Franco Armino…”.
Lo racconta Franco Arminio sui social, in vista della nuova puntata di Che ci faccio qui, il programma ideato e curato da Domenico Iannacone, in onda su Rai 3 alle 20.30 domenica 28 giugno.

In sintesi il primo cittadino di Bisaccia, Marcello Arminio, ha scritto in Rai a nome di tutta la comunità locale e dei sindaci dei paesi vicini. “Parla di azioni gravemente lesive dell’immagine del paese e ricorso alle vie legali – fa sapere il paesologo -. Vengo più volte definito gancio locale. Questo gancio locale, in sostanza, in associazione con le varie troupe televisive si esercita a diffamare il suo paese per ragioni di visibilità poetico professionale”.
Il programma andrà in onda. “Ovviamente”, sottolinea lo scrittore. “Ma come si fa a scrivere una lettera contro un programma di cui non si conosce il contenuto? E come si fa a definire gancio locale un proprio concittadino che lavora alla luce del sole e senza aver mai fatto ricorso a favori e raccomandazioni? La questione non è per niente personale, è profondamente politica. E a chi si lamenta che nel programma non è stato intervistato un artigiano o un contadino, vorrei dire che non è un programma su Bisaccia. Se un giornalista mi chiede di fargli incontrare un fabbro, è chiaro che lo porto da un fabbro. E se nel mio paese ci sono dei problemi ha colpa chi li mette in evidenza o il sindaco di Bisaccia che sta sul Comune dal 1980?”.

Pronta, e durissima, la risposta del sindaco: “Il signore Franco Arminio è convinto di essere il padrone di Bisaccia: registra ciò’ che vuole sul paese, trascurando volutamente la dignità della nostra comunità. Bisaccia è di tutti e va rispettata e non assoggettata a mire personalistiche. Bisaccia non può’ essere un territorio a disposizione di una troupe televisiva e di un arrogante che svende in tutta Italia la nostra cultura e la nostra storia a vantaggio di chi vuol essere personaggio sulla nostra pelle”.
“Una persona che perde le elezioni e si dimette dopo due mesi, senza presentarsi una sola volta in consiglio, non ama il suo paese, ama se stesso – dice il primo cittadino -. Il signor poeta continua ad aizzare i suoi adepti contro me e i Bisaccesi, questo e’ il suo stile, farsi proteggere dai fans. Certamente ho scritto alla Rai, per dire che avrei contestato la trasmissione se fosse stata lesiva nei confronti della comunità. I paesi vanno aiutati, promossi e sostenuti, non diffamati. Tanti sono i sindaci dell’Altirpinia che hanno contestato questo modo di fare.Voglio infine ricordare che la politica non c’entra, e’ solo questione di buon senso. Concludo con la frase scritta al paesologo da un illustre preside: e mo basta”.