Cgs ancora nell’occhio del ciclone. La Procura della Repubblica di Avellino ha, infatti, concluso le indagini sulle cinque persone che negli ultimi anni si sono occupati del Consorzio Gestione Servizi, partecipata dell’Asi al 100%, si tratta di Roberto Gennarelli, alla guida dal 2008 al luglio 2011; Enza Ambrosone che ha condotto fino al maggio 2013; Carmine Casarella, l’attuale presidente dell’Asi Giulio Belmonte ed il commissario liquidatore PierLuigi Palmieri. Dal 2008 il Cgs si occupa particolarmente della depurazione delle aree industriali e vive attualmente una situazione debitoria decisamente importante, la cifra attuale ammonta a circa 10 milioni di euro. Come riporta, questa mattina, il Quotidiano del Sud gli inquirenti si starebbero concentrando sul capitolo delle assunzioni, dei contratti di lavoro e dei contributi previdenziali non versati. Per tutti si ipotizzano tre tipologie di truffe ai danni dello Stato.
Come evidenziato nelle pagine del Quotidiano del Sud, alcune discrepanze riguarderebbero l’orario di lavoro degli addetti che, sottoposto ad un contratto di solidarietà lavoravano meno ore ma facevano straordinari pagati come rimborsi spese. In questo modo si sottraevano importi al regime fiscale e si ricevevano anche conguagli dell’Inps per importi fino a 212mila euro. La seconda ipotesi di reato riguarderebbe il mancato versamento dei contributi previdenziali dal 2010 al 2014 per un importo totale di circa 700mila euro. La terza, 5 lavoratori assunti con un determinato regime fiscale agevolato non rispettato