Riceviamo e pubblichiamo da Istituto di Asigliano Vercellese, gemellato con l’Istituto “Criscuoli” di Sant’Angelo dei Lombardi
Tutto ebbe inizio quando il nuovo dirigente, Angelo Urgera, originario della provincia di Frosinone, ci fece scoprire un santo vercellese molto importante in Campania: San Guglielmo…da Vercelli.
Scoprimmo ben presto che questo santo, così poco conosciuto dalle nostre parti, era invece molto famoso nell’avellinese, e non solo. Nato a Vercelli nel 1085 Guglielmo era intenzionato a raggiungere la Terra Santa. Ma nel 1114 decise di fermarsi in Irpinia per condurre una vita da eremita.
La solitaria vita del monaco venne però ben presto interrotta da una fervente comunità di seguaci, e quindi Guglielmo decise di costruire in quel meraviglioso posto, ossia Montevergine, un grande complesso monastico per poter ospitare tutti i monaci che, nel frattempo, si erano aggregati a lui. Presto, oltre al monastero venne costruito anche un Santuario dedicato alla Madonna.
Guglielmo capì allora che la sua Missione non era andare in Terra Santa, ma fondare nuove realtà in Italia; e fu così che, lasciato Montevergine, il monaco santo iniziò a fondare nuovi monasteri nei dintorni, fino a Goleto dove giunse nel 1133 e dove fondò una nuova congregazione monastica. Proprio a Goleto Guglielmo passò gli ultimi anni di vita fino alla morte sopraggiunta il 24 Giugno dell’anno 1142.
Oggi il Santo riposa nella cripta proprio a lui dedicata presso il Santuario di Montevergine. Grazie a questo Santo comune, abbiamo scoperto una meravigliosa Amicizia, proprio nei giovani di Sant’Angelo dei Lombardi, ai quali abbiamo dedicato la nostra “gita lunga” di quest’anno.
Quella che segue è proprio la cronistoria di queste belle giornate passate insieme. Vi scriviamo “in diretta” così tutti, anche chi è rimasto a casa, può sentirsi un po’ vicino a noi in questi giorni di amicizia, condivisione e scoperta di alcuni dei tanti Tesori di cui è ricca la nostra bella Italia.
5 APRILE
Arrivati all’IC Criscuoli alle ore 16,30 siamo stati accolti dalla banda musicale (formata dai giovani coetanei campani), dal Dirigente Scolastico Prof. Nicola Trunfio, e dal sindaco dei giovani Giuseppe Marano. Dopo averci fatto accomodare nella spaziosa aula magna, saluto del Dirigente e del Sindaco Rosanna Repole, dopodiché abbiamo potuto godere di un piacevole brano musicale tratto da “Mamma ho perso l’aereo” magistralmente eseguito sempre dai ragazzi, con un complesso di archi, percussioni e tastiere. A seguire una proiezione di immagini dei luoghi di Sant’Angelo dei Lombardi con riflessioni sul significato di “gemellaggio”. Dopo un’intervista immaginaria a San Guglielmo realizzata dai ragazzi delle classi prime si è materializzato il Santo (interpretato da un giovane) che ci ha accolti e ringraziati in latino e in italiano, e con solenne benedizione.
Dopo lo scambio di regali reciproci (libri, riso e dolci), un’abbuffata al ricco tavolo stracolmo di cibi dolci e salati preparati con tanto amore dalle mamme dei ragazzi in collaborazione con la Pro Loco e l’amministrazione comunale.
Verso il tardo pomeriggio siamo stati accompagnati per le vie di Sant’Angelo, che ricordiamo essere stato colpito dal tremendo terremoto del 1980 e raso quasi al suolo, dove abbiamo potuto vedere i principali edifici storici.
Rieccoci, pronti e scattanti per una nuova mattinata volta all’approfondimento monastico e le sedi fondate da San Guglielmo.
La prima tappa al Monastero settecentesco del Vaccaro a Mercogliano, ex sede invernale della comunità monastica fondata dal Santo e ancora vivo e vissuto.
Abbiamo potuto ammirare, oltre al verde chiostro, anche l’antica farmacia, la produzione di liquori e amari, e la preziosissima biblioteca nazionale di Montevergine.
6 APRILE
In tarda mattinata siamo saliti sul Monte Vergine per la visita al Monastero di Montevergine, alle chiese seicentesce, e alla preziosa collezione di presepi napoletani, accompagnati da uno dei giovani monaci.
Al ritorno sui tornanti, ammirato il paesaggio irpino ricco di boschi e vallate, abbiamo raggiunto i nostri “gemelli” locali con i quali abbiamo condiviso un pranzo luculliano offerto dai nostri nuovi amici, occasione di incontro e scambio. Tra le autorità presenti il Vescovo di Sant’Angelo, Mons. Pasquale Cascio, il vicesindaco di Sant’Angelo, il vicesindaco di Asigliano, Lillo Bongiovanni, e i due presidi, Nicola Trunfio e Angelo Urgera.
A seguire caccia al tesoro al suggestivo monastero romanico di Goleto, organizzata dai ragazzi della prima media, e visita guidata dai ragazzi di seconda media. Nel tardo pomeriggio la Prof. Filomena Marino ci ha guida”to per le vie di Nusco, mostrandoci le bellezze architettoniche e paesaggistiche.
Ma la nostra giornata non è finita così. Tornati in albergo,dopo un’ ottima cena, é stata organizzata per noi un’uscita serale a Rocca San Felice magistralmente guidata dal preside Trunfio. Tra le altre cose, ci ha raccontato la leggenda del figlio di Federico II, Enrico I, e della sua sposa, Margherita d’Austria che,alla notizia della morte incidentale del marito (fatto incarcerare dal padre), muore di crepacuore e il cui fantasma si dice ancora aggirarsi intorna alla rocca nelle notti di luna piena.
Ringraziamo il comune per averci aperto il locale Museo archeologico ricco di reperti ritrovati nei pressi della pozza sulfurea detta “Mefite” e altri gas, considerata “bocca dell’inferno” già dagli antichi romani.
Onorati dalla presenza del vescovo S.E. Pasquale Cascio, dai Piccoli Fratelli Jesus Caritas, dal Sindaco di Sant’Ngelo prof.ssa Rosanna Repole, dal vicesindaco di Asigliano vercellese Lillo Bongiovanni e da quello di Sant’Angelo prof. Marco Marandino, dai due DS Nicola Trunfio ed Angelo Urgera, dal prof. Aldo MArandino, dalle referenti del progetto proff. Giovanna Cardano e Filomena Marino, dai docenti di entrambi gli istituti , i giovani studenti hanno interagito in un clima di protetto insegnamento morale e di affettuoso sguardo partecipativo.