Si terrà domani in tarda mattinata, venerdì 23 novembre, presso la Sala Convegni del Polo Specialistico Riabilitativo della Fondazione Don Carlo Gnocchi all’interno dell’Ospedale Criscuoli di S. Angelo dei Lombardi (Avellino), la cerimonia di discussione delle tesi di Laurea degli studenti del corso di laurea in fisioterapia, della Seconda Università di Napoli (SUN) che hanno frequentato presso la struttura irpina sia attività didattiche, che il tirocinio formativo. In particolare, domani saranno 16 allievi del Corso di laurea di primo livello a laurearsi, mentre una seconda sessione, nella quale si laureeranno altri 16 allievi, è in programma martedì 27 novembre prossimo.
La convenzione con la Seconda Università di Napoli, che prevede che il Polo della Don Gnocchi sia sede didattica e di tirocinio dei futuri fisioterapisti, è stata attivata nel 2006. Fino ad oggi si sono laureati a seguito di questa convenzione 376 fisioterapisti e 252 logopedisti, oltre a 6 medici, sempre della Seconda Università di Napoli, specializzandi in Medicina Fisica e Riabilitazione (fisiatri). Alla cerimonia di domani saranno presenti, tra gli altri, il Preside del Corso di Laurea in fisioterapia, prof. Raffaele Gimigliano e la Direttrice del Presidio Sud della Fondazione, che comprende i centri campani e lucani, Simonetta Mosca.
La formazione pratica degli studenti è stata espletata nei reparti del Polo Specialistico di S. Angelo, dove sono operativi complessivamente un totale di 111 posti letto. “E’ con orgoglio che anche quest’anno ospitiamo questo importante evento – ha commentato la Direttrice Simonetta Mosca – presso la nostra struttura di S. Angelo, pensando al mandato che ci ha consegnato don Carlo Gnocchi, riconosciuto dal mondo medico ed accademico, come uno dei fondatori della moderna medicina riabilitativa. Inoltre, mi fa piacere sottolineare come questi allievi hanno potuto arricchire la loro preparazione teorica con un affiancamento sul campo, nelle palestre, ai nostri operatori a cui va il mio più grande ringraziamento, così da apprendere non solo la tecnica ma anche la nostra filosofia di intervento che vede il paziente al centro del nostro operare”.