Dopo l’appello-denuncia dell’associazione “Io voglio restare in Irpinia”, resta alta l’attenzione dei comitati altirpini sui lavori di installazione di dieci pale eoliche nel territorio di Conza della Campania, nelle località Piano di Conza, Costa Cappiello, Monte la Serra e Serro dei Mortai.
Le torri dovrebbero sorgere a poche centinaia di metri dall’Oasi WWF, sul lago artificiale conzano. Autorizzate nel 2012 dalla Regione Campania con parere positivo sulla compatibilità acustica ed elettromagnetica di ARPAC e ASL di Avellino, del Comune di Conza sul profilo paesaggistico e della Comunità Montana Alta Irpinia sul vincolo idrogeologico. Quattro anni più tardi il progetto subì delle modifiche: maggiore potenza degli aerogeneratori, eliminazione di tre pale (inizialmente ne erano previste 13) e inizio dei lavori vincolato all’esito del contenzioso promosso dal Comune di Sant’Andrea di Conza presso il Consiglio di Stato.
In attesa della pronuncia della giustizia amministrativa, però, sono iniziati lavori preliminari nell’area interessata dal progetto. Il terreno è stato preparato anche utilizzando trivelle (nella foto in alto). “In questi giorni è tutto fermo – fanno sapere da “Io voglio restare in Irpinia” – Da quando hanno portato via le trivelle e arato i campi per le piazzole non è più tornato nessuno“. Nel frattempo associazioni e ambientalisti altirpini non staranno a guardare. Entro settembre saranno programmate una serie di iniziative per opporsi all’installazione delle pale. Il nodo del contendere è la diversa visione di ciò che il paesaggio nell’area del lago di Conza può essere: luogo di produzione di energia eolica o meta del turismo naturalistico. In ballo c’è anche la salvaguardia dell’Oasi stessa, uno dei siti a interesse comunitario campani la cui fauna, secondo gli ambientalisti, ora verrebbe messa in pericolo dalla nascita del parco eolico.