Cento ciclisti in più rispetto al 2017. Oltre 400 appassionati in bicicletta quest’anno, 426 per l’esattezza. Con 200 volontari, cinque paesi attraversati con le rispettive tappe di sensibilizzazione. 72 i chilometri percorsi da sportivi di tutte le età e provenienti da tutta Italia. Nelle cinque edizioni 25 comuni in totale per un’area di 80mila abitanti, oltre 2.000 i partecipanti.
Sono solo alcuni dei numeri di “Io Dono – L’Irpinia per la vita”. Un evento che è andato ben oltre lo sport. Anche oltre la solidarietà, perché continua a unire più aspetti alle tematiche della ricerca sulle malattie rare e della donazione degli organi: natura, conoscenza dei luoghi, aggregazione. Domenica 12 agosto 2018 la quinta edizione.
Per questo la Società Italiana di Nefrologia ha sponsorizzato l’iniziativa. “Manifestazioni come questa danno la possibilità di credere fortemente nelle persone, di sponsorizzare eventi di sensibilizzazione, soprattutto se a promuoverle c’è il professor Giovanbattista Capasso. Dall’anno prossimo anche la Fondazione Italiana del rene sarà a fianco di Io Dono”. Così Michele Karaboue(SIN). “Questa iniziativa è già storica – ha aggiunto– dobbiamo renderla assai più diffusa per sensibilizzare altri e verso altre problematiche. In Irpinia abbiamo avuto risultati straordinari. L’evento Io Dono può diventare un’antenna territoriale di riferimento nazionale. Scriveremo all’Anci perché si faccia promotore di eventi simili ma sulla base dell’esperienza di questi territori. Grazie a tutti, a nome della comunità scientifica”.
Queste le parole del portevoce della SIN nel pomeriggio a Cassano Irpino. Ma la giornata era cominciata molto prima, con un’organizzazione che ha lavorato per mesi. Partenza al mattino da Lioni, come di consueto. Saluto delle autorità con Vincenzo Beatrice, presidente del Tribunale di Avellino; Rosetta D’Amelio, presidente del Consiglio regionale della Campania; Rosaria Bruno, presidente Osservatorio regionale sulla violenza sulle donne; Yuri Gioino, sindaco di Lioni.
Il professor Giovanbattista Capasso.“Quest’anno, al di là dei numeri sempre crescenti, siamo certi che la ciclopedalata, ormai al suo quinto anno, attesa e voluta da molti, ha saputo donare emozioni forti a tutti quelli che vi hanno partecipato, ripagandoli dei sacrifici profusi nella organizzazione di un evento così complesso, ma che ripropone messaggi di grande civiltà ad un paese che della civiltà è stata faro nel mondo”.
E il messaggio di Enrico Dell’Acqua, un trapiantato di 76 anni in bici come un ragazzino: “Si può fare tutto. Il trapianto è vita…e che vita”. In bici ci sono anche amministratori. Si parte e la prima tappa, dopo 30km, sarà la piazza di Castelvetere sul Calore. Qui il sindaco Giovanni Romano parla della manifestazione come di un “impegno di civiltà, dignità e libertà. Senza donazione e ricerca non c’è niente di tutto questo. Serve che il pensiero vada alla vita di tutti”. Parla Rosaria Bruno, che spiega come in questa edizione il tema della lotta alla violenza di genere vada di pari passo con l’impegno per la ricerca: “Lavoriamo per raggiungere traguardi di civiltà e parità di diritti”. Prende la parolaDebora Vena. E’ la madre del piccolo Daniel, scomparso prematuramente a causa di una malattia rara, e presidente dell’associazione Il sorriso di Daniel: “Dico grazie a chi ha reso la vita di mio figlio la più normale possibile. Molte sfide abbiamo superato, come accettare la sua malattia. Ma abbiamo imparato come in certe esperienza si scopra la purezza d’animo, l’amore”. Per Agostino Annunziatadi Telethon quella di “Io Dono” rappresenta “una bellissima missione”. E durante tutta la ciclopedalata non è mancata la presenza dell’Aned (Associazione nazionale emodializzati, dialisi e trapianto) rappresentata da Carolina Panico.
I 400 ciclisti alla volta di Montemarano, accolti dalla musica e dai sapori del luogo. Il primo cittadino Beniamino Palmieriè in bici da Lioni. La sua è una doppia partecipazione. “Vi accogliamo con quello che abbiamo. Il tema donazione viene vissuto con diffidenza dalle nostre comunità e per questo dobbiamo fare ancora moltissimo. Donare è un atto di civiltà”. Parlano anche molti trapiantati: c’è chi sta partecipando alla pedalata e chi invece sta aiutando a far star bene le centinaia di ciclisti e i volontari. La signora Titina Marino: “Il trapianto è stata una nuova opportunità di vita e ho scoperto un’umanità bellissima. I medici sono diventati i miei amici. Dovremmo tutti capire importanza del trapianto”.
Quest’anno l’evento “Io Dono…” ha puntato tutto sulla sensibilizzazione, decidendo di non raccogliere direttamente fondi. E la sensibilizzazione parte anche dai Comuni. Da Montemarano la carovana si dirige a Cassano Irpino. Anche qui il sindaco Salvatore Vecchiasta raggiungendo risultati importanti con i concittadini. “Dopo il primo passaggio del 2015 il 100% dei residenti ha reso la dichiarazione relativa alla donazione degli organi e l’83% ha espresso il consenso. Ringrazio l’organizzazione che ha voluto fare nuovamente tappa nel nostro paese”. L’avvocato Raffaele Capasso: “Grandi risultati. Grado di sensibilizzazione massimo, tutti i comuni hanno adottato la delibera. In alcuni paesi, anche nelle edizioni precedenti, sono transitati più ciclisti degli stessi abitanti. Stiamo raggiungendo anche riscontri per un cicloturismo possibile, visto che le persone scoprono angoli e paesaggi inediti”.
Intanto ad ogni tappa nuove testimonianze. Storie di coraggio, di impegno, di forza e di speranza. Il messaggio è unico e arriva anche a Bagnoli Irpino, ultima tappa del viaggio prima dell’arrivo e della festa a Lioni. “Dopo un trapianto tutto è possibile”. Lo dice a gran voce chi è venuto da Bolzano per la corsa non agonistica d’Irpinia. Poi l’aspetto della ricerca viene affrontato dal nefrologo Arrigo Schieppati. Mentre a Bagnoli riprende la parola la presidente Rosetta D’Amelio: “Tante amministrazioni, realtà associative e volontari, ispirati dall’ottimo professor Giovambattista Capasso, eccellente medico, caro amico e conterraneo Abbiamo vissuto una bellissima quinta giornata irpina di sensibilizzazione per la donazione degli organi e per le malattie rare”. Sempre a Bagnoli gli interventi di Dino Verderosa e di Giuseppina Di Crescenzo a rappresentare l’amministrazione e a nome del Rotary, che ha contribuito alla riuscita della manifestazione. La passeggiata ciclistica ha ottenuto il patrocinio morale della Presidenza del Consiglio della Regione Campania, Biogem, Asl di Avellino, Telethon, Coni, Federazione Ciclistica, Lioni Bike e tanti altri. L’arrivo a Lioni, poco prima delle 20.00 è stata come al solito una festa di musica e colori. Un colpo d’occhio incredibile in piazza San Rocco. E adesso già si lavora per il futuro.