Sorprese e conferme dalle urne. Due uscenti di nuovo in Consiglio regionale, i plurivotati Enzo Alaia (Italia Viva) e Maurizio Petracca (Pd). Entra anche Livio Petitto per il Partito animalista. Non proprio una sorpresa per alcuni, i suoi analisti ci avevano creduto sin dall’inizio. La lista incassa pochissimo a livello regionale, ma per il gioco dei resti il seggio scatta comunque e accade in Irpinia, dove fa registrare la percentuale provinciale migliore.
Di sicuro il dato più eclatante riguarda il quarto seggio in Consiglio. Se lo aggiudica Vincenzo Ciampi, il più votato tra il Movimento 5 Stelle irpino (1700 preferenze). Bruciata la Lega, in una coalizione con più voti della Ciarambino. Dura lex sed lex per Salvatore Vecchia, primo eletto nel Carroccio che ha sperato fino all’ultimo nel seggio.
Restano fuori dall’assemblea la presidente uscente Rosetta D’Amelio nonostante le oltre 10mila preferenze (700 in meno del 2015), il senologo Carlo Iannace (1300 in meno del 2015) e il delegato alle aree interne Francesco Todisco. Quest’ultimo guadagna qualcosa rispetto a cinque anni fa, ma comunque non basta. Buona la performance di Guerino Gazzella per Noi Campani. Delude tutto il centrodestra.
Quattro uomini quindi in Consiglio regionale dall’Irpinia: tre della città di Avellino e uno di Avella.