Venerdì 19 maggio è stata inaugurata a Montemarano la sede del comitato elettorale della lista civica guidata dal candidato a sindaco Mario Marino. “La cerimonia inaugurale è stata affollatissima – fanno sapere i sostenitori – con tutti montemaranesi e con la gran parte dei simpatizzanti formata da giovani, in particolare donne, madri e professioniste impegnate nei più svariati campi. Non a caso la compagine arcobaleno (questo è il simbolo) è costituita per il 90% di giovani che per la prima volta si cimentano in una elezione amministrativa. E non a caso ben sei candidati su dodici appartengono al gentil sesso, a significare che la parità di genere è un principio che si applica e non si sbandiera. Più che un appuntamento elettorale, si è trattato di una vera e propria festa di popolo, determinata a cambiare, con il sorriso, il corso di una stanca e vecchia mentalità amministrativa che ha connotato l’ultimo quinquennio, proprio come l’arcobaleno che annuncia la ripresa della vita dopo la tempesta.
Difficile dare una diversa e più limitata etichetta a questa fresca compagine civica nata all’insegna di un evidente e non ipocrita rinnovamento generazionale. Sull’esperienza di due ex sindaci si appoggia la scommessa di ben undici giovani che vivono e lottano per Montemarano, stando a Montemarano e fortemente intenzionati a restarci con le proprie giovani famiglie. Vogliono assumersi direttamente la responsabilità del destino della loro comunità, che hanno deciso di non delegare più ai giovani, nati vecchi, ed ai vecchi, travestiti da giovani.
Detestano chi umilia e strumentalizza le donne, i giovani, e le persone fragili cui – da una privilegiata posizione di sicurezza economica – è facile chiedere il consenso sul nulla proprio quando e perché esse sono angosciate da una malattia e/o dalla mancanza di lavoro. Combattono contro i metodi clientelari e non si illudono che il nuovo significhi automaticamente il meglio. Ma, soprattutto, desiderano riportare Montemarano nella dialettica politica provinciale e nelle grandi idee di sviluppo territoriale da cui l’Amministrazione Palmieri lo ha tenuto irresponsabilmente fuori; pensano che Montemarano meriti molto di più che la fuffa di sterili e insignificanti passerelle”.