In tanti avevano temuto un taglio delle strutture territoriali di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza dopo la chiusura dei tribunali di Sant’Angelo dei Lombardi e Ariano Irpino. Quel taglio non è avvenuto e la cittadinanza onoraria alla Polizia, conferita ieri dal Consiglio comunale di Sant’Angelo, segna un rafforzamento o almeno un mantenimento del presidio. Non doveva essere una passerella e non è stata esattamente una passerella. Pur con parole molto misurate e diplomatiche, il capo della Polizia e il procuratore nazionale Antimafia hanno fatto capire che le forze dell’ordine sono e restano saldamente qui.
E allora Franco Gabrielli, numero uno della Polizia, va anche oltre il discorso da cerimonia. “Se questa comunità ha inteso accogliere le donne e uomini della Polizia di Stato, significa che questa comunità riconosce la nostra presenza come elemento essenziale della propria esistenza. E non sempre è così. Ora occorre soltanto creare un nuovo percorso. Serve un’interazione con le polizie locali, magari con uno scambio dati più efficienti. Così si respingono meglio i fenomeni criminosi”.
Sull’Alta Irpinia le parole di Franco Roberti, capo dell’Antimafia: “E’ sempre stato un territorio interessante per le organizzazioni mafiose campane, oggetto di mire proprio perché può rappresentare obiettivo per riciclaggio e investimenti illeciti. Qui però è stato fatto tanto tra forze dell’ordine e amministrazioni. Anche io ho sofferto la chiusura del tribunale, quello di Sant’Angelo era il mio tribunale. Ma quello che conta è mantenere fermi i presidi di polizia che hanno sempre impedito l’ingresso di gruppi criminali. Servono soprattutto in questo momento, visto che ci troviamo alla vigilia di un rilancio”.
Probabilmente Rosanna Repole, sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi, centra il punto principale quando parla delle somme in arrivo per le aree interne. “Oggi più che mai c’è la necessità della prevenzione. Oggi e per il domani. Si aprono spiragli positivi per l’Irpinia e allora legalità e sicurezza devono andare di pari passo con lo sviluppo. Ma i pilastri delle forze dell’ordine sono e restano qui“.
La cerimonia, la cittadinanza, la presenza di esponenti del mondo politico. Tutto bello, tutto riuscito. Ma l’importante è mantenere commissariati, tenenze e compagnie: che contrastino la microcriminalità, vedi i furti nelle abitazioni, e che continuino a essere il muro contro le mafie. Questo contava, questo conta. Senza giri di parole la giornata è quindi servita a ottenere rassicurazioni in tal senso dalla più alta carica della Polizia in un territorio particolare: povero come reddito ma ricchissimo di risorse, dal vento all’acqua.