Quattro giorni di code e disagi sull’Ofantina all’altezza di Conza della Campania dopo la convalida da parte della Procura di Avellino del sequestro deciso dai carabinieri agli ordini del capitano Ugo Mancini del tratto di strada compreso tra l’area prefabbricati conzana e lo svincolo per la circumlacuale per Andretta. I sigilli, posti martedì dai militari della stazione di Sant’Andrea di Conza, sarebbero scaturiti dalle segnalazioni dei conducenti di vetture e autocarri che, transitando, avevano riscontrato problemi e subito danni a causa di un dislivello nell’asfalto di diversi centimetri. C’erano un cantiere aperto e lavori in corso. Sulla vicenda interviene il sindaco di Sant’Andrea Pompeo D’Angola: “Il provvedimento adottato dalla Procura è pienamente legittimo, come così è totale la legittimità dell’operazione compiuta dai carabinieri. Ben venga l’attenzione sulla sicurezza della nostra Ofantina”. Del resto più volte in passato, proprio gli amministratori altirpini hanno posto, anche in tavoli istituzionali, il problema.
Ora però, fa notare il primo cittadino di una delle comunità al di là del tratto sequestrato, quanti percorrono l’Ofantina nella sua sezione più a est devono far fronte a un paradosso. “Il percorso alternativo individuato dall’Anas – continua D’Angola – è molto dissestato. Il manto stradale, oltre ad essere tortuoso, ha ceduto in più punti, creando delle voragini di diverse decine di centimetri. Il transito è poco agevole per le auto, ma è assolutamente problematico per gli autoarticolati che da Melfi si dirigono verso le aree industriali altirpine o la fondo valle Sele. Quello che più di tutto mi preoccupa però è che a percorrere la circumlacuale sono in questi giorni anche gli autobus di linea utilizzati dai nostri studenti per andare a scuola”.
Il chilometro di carreggiata oggetto dei sigilli inoltre costeggia il lago, ma pure gli insediamenti Pip e l’area industriale. Se attraverso la Fiom già ieri era stato palesato il rischio che le aziende più grandi, per i ritardi nella consegna delle materie prime e della merce, potessero decidere di ricorrere alla cassa integrazione, ora a destare preoccupazione sono anche le attività più piccole. “Le diverse realtà commerciali e artigianali che insistono su quel tratto stanno soffrendo. Per loro la strada chiusa significa clienti in meno”, sottolinea il sindaco santandreano.
Di qui la sua richiesta: “Non ci si può muovere con superficialità in questi casi. Faccio appello all’Anas affinché presenti quanto prima, visto che sono trascorsi già alcuni giorni, istanza di dissequestro del chilometro di cantiere incriminato. Ovviamente provvedendo a ripristinare le condizioni di percorribilità del tratto in base ai rilievi dell’Arma”.