E’ scontro aperto tra il sindaco di Solofra Michele Vignola e il direttore generale dell’azienda ospedaliera “Moscati” di Avellino, Renato Pizzuti dopo la decisione di riorganizzare il reparto di ortopedia. A scatenare la rabbia del primo cittadino è la scelta di eliminare gli interventi di ortopedia del pronto soccorso dalle 20 di sera alle 8 di mattina e di tagliare i posti letto, che da 18 passerebbero a 10.
Vignola parla di atto inaccettabile e si dice pronto alle barricate, “perché l’ortopedia di Solofra è un’eccellenza a livello regionale. Chiedo di sapere che fine farà il decreto 29 recepito dal nuovo piano regionale”. Il riferimento è al provvedimento con il quale il governatore della Campania Vincenzo De Luca, nelle vesti di commissario per la sanità, ha disposto la fusione di Moscati e Landolfi, con il nosocomio della valle dell’Irno passato dal controllo dell’Asl a quello dell’azienda ospedaliera. In base al decreto i servizi delle due strutture sarebbero dovuti essere riorganizzati e razionalizzati.
La replica dei vertici dell’azienda ospedaliera ‘Moscati’: “In merito alla temporanea riorganizzazione dell’Unità Operativa di Ortopedia del Plesso “Landolfi” di Solofra, la Direzione Strategica dell’Azienda Ospedaliera “San Giuseppe Moscati” di Avellino, nel confermare quanto già divulgato attraverso il comunicato stampa del 30 dicembre scorso, chiarisce che la rimodulazione adottata non è frutto di improvvisazione, ma la risultanza di una condivisione maturata nel corso di due mesi in cui si sono succedute riunioni congiunte con i dirigenti ortopedici del Plesso di Solofra. Gli stessi, infatti, hanno più volte manifestato la necessità di ridurre il carico di lavoro alla luce dell’attuale dotazione organica. Ribadendo, pertanto, la ferma volontà di portare avanti celermente l’iter concorsuale per l’assunzione di 4 dirigenti medici ortopedici così da rivedere le attuali disposizioni, la Direzione Strategica ritiene suo principale dovere mettere in campo tutte le iniziative possibili per garantire innanzitutto che le attività di Ortopedia e Traumatologia si svolgano nella massima sicurezza per l’utenza e per gli stessi operatori sanitari, riducendo al minimo il rischio clinico”.