Lavori in corso per l’ospedale “Landolfi” di Solofra. La Regione Campania sta studiando una soluzione che potrebbe mettere al sicuro il nosocomio da futuri eventuali tagli o minacce di chiusura dettate da parametri nazionali in alcuni casi difficili da rispettare. Magari anche potenziando alcuni reparti e specializzazioni.
“Stiamo studiando la possibilità di realizzare gli ospedali riuniti di Avellino mettendo insieme il “Moscati” e il “Landolfi”. Lo ha annunciato ieri a Solofra il governatore della Campania e commissario per la Sanità, Vincenzo De Luca. Era nella città della concia per l’inaugurazione, alla frazione Sant’Agata, di una farmacia che attendeva da dieci anni l’autorizzazione regionale.
“L’ospedale qui lo abbiamo salvato – ha dichiarato – Nei vecchi programmi delle precedenti Giunte era destinato a chiudere. Solofra e Sant’Angelo, come Bisaccia, dovevano chiudere e il piano ospedaliero ha già fatto un miracolo. Siccome siamo commissariati e a Roma leggono i parametri nazionali, non si scherza più. I piccoli ospedali potranno essere salvati dando loro specializzazioni. Stiamo lavorando sull’ipotesi organizzativa che abbiamo già sperimentato a Benevento”. Il riferimento è agli ospedali Rummo e Sant’Agata dei Goti, a rischio perché piccolo.
“Abbiamo fatto un’operazione analoga a Salerno unendo Eboli, Battipaglia e Roccadaspide, lo abbiamo fatto nell’agro-nocerino-sarnese. Piccoli ospedali che se rimangono da soli rischiano di chiudere. Ma qui abbiamo già salvato le parti dell’ospedale che erano destinate a chiudere, siamo orgogliosi”, ha concluso.
Il “Landolfi”, al centro di aspre polemiche tra il direttore generale dell’Asl Avellino Maria Morgante e il sindaco di Solofra Michele Vignola in merito all’atto aziendale, potrebbe quindi finire nei prossimi mesi nell’orbita dell’azienda ospedaliera di contrada Amoretta ad Avellino. A quel punto all’Asl resterebbero in capo solo gli ospedali di Sant’Angelo dei Lombardi e Ariano Irpino, oltre alla Sps di Bisaccia.