Beniamino Palmieri a Montella è quasi di casa. Ottima l’accoglienza al ristorante Zia Carmela. E il candidato Pd alle regionali tiene un discorso mirato. Tanto spazio per la sua attività amministrativa come sindaco di Montemarano. Un microcosmo di buone prassi che intende portare in Regione.
“La mia esperienza amministrativa è stata ed è importantissima nel mio percorso. Abbiamo dato un’accelerazione sui progetti. E attenzione a raccolta differenziata, cinema, tradizioni, come mai era stata data. Il piano regolatore, per fare un esempio, mancava dal 1974”.
Poi il percorso politico: “Ritengo di aver avuto coraggio nell’affrontare le cose. Qualche anno fa ho intercettato Matteo Renzi. In pratica eravamo in due a sostenerlo nel 2012 quando fu sconfitto da Bersani. Io e Luigi Famiglietti. Ma abbiamo saputo valorizzare anche le sconfitte. Rivalutato quelle esperienze”.
Le sue scelte, il suo percorso personale. “Potevo tranquillamente andarmene in Svizzera con mia moglie che aveva un ottimo lavoro in una multinazionale. Abbiamo deciso di restare qui, lei ora è disoccupata nonostante l’esperienza e la conoscenza di tre lingue. Lancio un messaggio però. Anche in questo territorio c’è la possibilità di ritagliarsi uno spazio. Ho avuto la candidatura grazie all’associazione Big Bang e non sono figlio d’arte. Mio padre operaio e mia madre casalinga”.
Il territorio: “Da sindaco conosco bene le criticità di questo territorio. Non serve dire troppe cose in questa campagna elettorale, serve avere le idee chiare. L’obiettivo principe che mi pongo è quello di attirare investimenti nelle tante aree Pip vuote. Poi Rilanciare le aree di crisi con un accordo di programma attraverso sgravi fiscali e incentivi. I prodotti dell’agroalimentare? Abbiamo buoni prodotti ma dobbiamo valorizzarli con intelligenza. Con le attività legate alla trasformazione soprattutto”.