Emiliano contro De Luca, Delrio in provincia, Renzi in arrivo domani. La politica. Ma dopo la giornata di oggi ci sembrava utile capire, e cercare di raccontare, quello che è successo tra Caposele-Conza e gli scenari possibili. Siamo sul cantiere della Pavoncelli Bis, la galleria idrica che sostituirà la vecchia Pavoncelli. Qui passerà l’acqua, direzione Puglia, in una condotta moderna. La precedente, oltre ad essere già obsoleta di suo, fu seriamente danneggiata dal terremoto dell’Ottanta: tanto da rendere necessaria l’interruzione del flusso d’acqua verso Est.
Una settimana fa è stata completata la fase di scavo dei nove chilometri circa. Un traforo che sbuca nel Comune di Conza della Campania. Oggi c’è stata una sorta di simulazione dell’abbattimento dell’ultimo muro, alla presenza del ministro delle infrastrutture Graziano Delrio.
La storia di quest’opera è complessa. Trenta anni per realizzarla, certo. Ma la fase pratica è stata difficile come quella burocratica. Un caso è stato ricordato durante la cerimonia istituzionale. L’allagamento del 1992 che bloccò di fatto la realizzazione. Vari contenziosi hanno inciso fortemente sui tempi. Tuttavia quattro anni fa, dopo il superamento di ricorsi e ostacoli in Parlamento, le imprese e il commissario straordinario hanno iniziato a fare sul serio. Commissario? E’ quello che guadagna tanto, ma tanto. Ma che è in grado di rendere più snelle le procedure e accelerare di conseguenza i lavori. Oppure è uno che rende tutto più veloce, va avanti come un treno senza andare tanto per il sottile e guadagna troppo, davvero troppo. Questione di punti di vista. Ricordiamo pure che la storia recente della Pav, come fu denominata dagli attivisti pentastellati del Sele, è fatta anche di tante polemiche e qualche strano episodio legato all’ambiente. Qualcuno ha puntato il dito sul cantiere e i fanghi utilizzati, dopo le morìe di pesci nel Sele. Altri pensano che la Pav non sia affatto necessaria. Altri ancora credono che sia anche pericolosa. Beh, stiamo pur sempre parlando di una galleria sotterranea…
Ad ogni modo oggi sono terminati i lavori di scavo, mentre tra un anno o poco più sarà tutto pronto e in funzione. Prima di andare a vedere che cosa potrebbe portare o togliere il tunnel, parliamo di numeri. L’importo dell’intervento è di 166 milioni di euro, quello dei lavori 111. Lavori eseguiti per 96 milioni. Percentuale lavori eseguiti? Ottantacinque. Diametro 3,4 metri, lunghezza otto chilometri e mezzo. Centrotrenta operai sul cantiere negli ultimi tempi. 22mila complessivi dalla preistoria ai giorni nostri.
Ma cosa potrebbe portare o togliere questo tunnel? Diciamo che la Puglia non patirà più la sete, un cedimento della condotta idrica è meno probabile. Con la linea Caposele-Conza, la Pavoncelli Bis appunto, collegata alla linea vera e propria di Acquedotto Pugliese, i nostri vicini di casa resterebbero a secco solo con l’azzeramento totale delle sorgenti o quasi. Per la Campania e per questa provincia? Beh tutto da vedere. Qualche timore di perdere ulteriori litri d’acqua sembra legittimo, altri meno. Un’opera moderna e funzionante dovrebbe in teoria rendere l’intero sistema più efficiente e contrastare le perdite è sempre positivo per tutti.
C’è un però, o forse vari però. L’acqua arriva alla Puglia anche da Cassano e intatto conosciamo fin troppo bene i nostri disagi. Noi siamo rimasti senza acqua, i pugliesi no. Al limite hanno avuto qualche riduzione di portata. C’è un problema e questo problema non si chiama solo Alto Calore. C’è la necessità di riparare tutto. Delrio dice che occorre puntare sulle dighe, ma si deve pur ricordare che da ‘ste parti la diga serve alla Puglia: vedi il potabilizzatore della diga di Conza, proprietà Acquedotto Pugliese…
Alla fine quello che si chiede alla Puglia, o almeno noi speriamo che Vincenzo De Luca tenga l’autorità di trattare con quell’altro simpaticone di Michele Emiliano, è anche un ristoro economico. Per intervenire sul dissesto idrogelogico e lavorare sul sistema irpino magari. Ma né Vendola, inaugurazione del potabilizzatore di Conza, né Emiliano oggi, hanno aperto le loro braccia, i loro cuori o i loro portafogli. C’è sempre la sensazione che quando i politici pugliesi entrano in questa provincia si sentano a casa propria. Estremamente a loro agio, forse fin troppo a loro agio…