Si voterà domenica 22 o lunedì 23 (a seconda delle scelte operate dai singoli coordinatori locali) nei circoli del Partito Democratico in provincia di Avellino. Passaggio utile alla formazione dell’assemblea provinciale e all’elezione del segretario, che dovrà avvenire entro e non oltre il 15 maggio. Dopo oltre due anni i democratici irpini si apprestano ad avere nuovamente organismi dirigenti eletti e nelle piene funzioni. Si archivia così pure la fase commissariale affidata da oltre un semestre a David Ermini.
Ma si chiude però in maniera non indolore. Giuseppe Di Guglielmo, il candidato delle aree D’Amelio-Paris-Iannace-D’Agostino-Festa-Santaniello e una parte di famigliettiani, potrà infatti contare sul sostegno delle liste “Il territorio protagonista” e “+Dem”. Diversa la situazione in casa del suo competitor Michelangelo Ciarcia. Il candidato di Del Basso De Caro e Enzo De Luca, supportato anche dallo stesso Famiglietti, invece, resta in corsa sebbene le liste che lo sostengono abbiano deciso di boicottare l’appuntamento congressuale non partecipando al voto.
La scelta è stata ufficializzata nel pomeriggio di sabato con una nota. “Le liste dei candidati “Semplicemente Democratici” e “Irpinia Innanzitutto” a sostegno della candidatura a segretario provinciale di Michelangelo Ciarcia, nella perdurante inerzia degli organismi nazionali del Partito Democratico, si vedono costretti ad astenersi dalla partecipazione al voto delle assemblee dei circoli della città di Avellino e dell’intera Provincia. Le liste invitano, conseguentemente, tutti gli iscritti che si riconoscono nelle posizioni politiche delle liste anzidette e nella candidatura di Michelangelo Ciarcia a non partecipare alle assemblee dei circoli fissati per i giorni di domani 22 e dopodomani 23 aprile”.
La comunicazione è arrivata dopo la scadenza di un ultimatum lanciato in mattinata al livello nazionale del Pd. Si chiedeva, tra le altre cose, l’esclusione dalla platea congressuale degli oltre 1000 tesserati online che, secondo l’area Ciarcia, non avrebbero ancora pagato la loro quota di iscrizione. Una richiesta evidentemente non accoglibile da parte della segreteria nazionale del partito dal momento che in seguito all’incontro romano di mercoledì scorso, il responsabile Organizzazione Andrea Rossi aveva certificato in una lettera la correttezza delle procedure eseguite dal commissario Ermini nella definizione della platea.
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