Vertice in Provincia sulla Sanità. Presenti Mario Ferrante e Giuseppe Rosato. Poi i sindaci dei comuni con gli ospedali più i consiglieri regionali D’Amelio, Alaia e Petracca. Soddisfatti del piano a Sant’Angelo dei Lombardi. Meno ad Ariano Irpino. E Bisaccia chiede “la riapertura dell’ospedale”.
Per Pino Rosato, manager del Moscati, “questo piano restituisce il maltolto del decreto 49 perché Bisaccia acquista dignità e Sant’Angelo dei Lombardi e Solofra rientrano nella rete dell’emergenza. Vi entrano pure le strutture private accreditate. Inoltre, poter ragionare su un bacino più vasto, l’area Irpinia-Sannio, consente di ampliare le specialità. Se non siamo penalizzati da questo piano, non siamo però neppure premiati. Abbiamo ottime strutture e tecnologie, ma ci mancano le risorse umane”.
Parzialmente soddisfatta anche Rosanna Repole, sindaco di Sant’Angelo dei Lombardi. “Il piano è un passo avanti, quindi il giudizio è positivo anche se l’obiettivo non è del tutto raggiunto. Serve un Dea di I livello e l’Alta Irpinia ha bisogno di chiarezza sui posti di terapia intensiva, ma tra questo piano e il progetto pilota vedo significativi passi avanti”.
In Provincia c’è anche il sindaco di Bisaccia. “La Provincia dovrebbe chiedere la riapertura dell’ospedale immediatamente”, dice Marcello Arminio. Ariano Irpino chiede invece “un’audizione in commissione sanità”. Giovanni La Vita, delegato del Tricolle, dice: “E’ una grave disattenzione il non riconoscimento di Ariano come Dea di I livello. Il Frangipane diventa un pronto soccorso pur avendo all’interno tutte le specialità”.
Scontro tra consiglieri regionali