Rodolfo Salzarulo ancora all’attacco, sempre di più. Da Lioni al resto dell’Alta Irpinia. Nel comizio di domenica sera definisce la lista avversaria “un’imbucata di mammut come non si era mai vista. Con Rosetta D’Amelio che ha fatto la lista a casa sua. Con qualche rispettabile giovane. Ma a questi è stata offerta una culla ovattata. A loro – accusa dal palco – è stato detto che la nostra lista non sarebbe stata in campo. Come a Teora e a Torella, di cui rispetto i cittadini avendo massimo disprezzo per i dirigenti politici. Ma Lioni non è Teora e non è Torella, qui non ci sono liste civette. Qui l’accordo tra Rosetta e De Mita non ha funzionato. Io vi minaccio – urla riferendosi alla squadra di Yuri Gioino. All’opposizione o come sindaco vi minaccio”. E fa riferimento all’episodio di una sua candidata ritirata. “Nei prossimi giorni continuerò pure la mia attività di sindaco al 100 per 100 sugli enti sovracomunali, a partire dall’Asi. Io alzo la voce. Invece Rosetta e De Mita prendono i bagni all’Alto Calore“.
Sulle liste: “Mi sono candidato altre volte e due volte ho vinto come sindaco. Ma sul mio nome c’era stata la condivisione pressoché totale prima della Margherita poi nel Pd. Ora Rosetta ha deciso che né io né Pezzella dovemmo essere candidati. Ma io oggi ci sono e Pezzella vincerà”.
La fase della formazione delle liste continua dunque a tenere banco nei comizi di Salzarulo. Intanto il suo candidato sindaco, Andrea Pezzella, parla dei progetti per Lioni. “Cantieri fermi ma ora si intravede la ripresa. Dall’incontro con gli operatori economici è venuta fuori l’idea di spostare il discorso edilizia sull’efficientamento energetico. Poi spingeremo per interventi nel centro del paese, daremo incentivi per chi vuole allargare la superficie della propria attività”. Sulla piazza, altro argomento da campagna elettorale: “Non l’ha pensata certo di ‘tiranno’ di oggi (Salzarulo, ndr) ma chi oggi si candida contro di noi”. Prima di Salzarulo e dopo Pezzella erano intervenuti i candidati Antonietta Gialanella e Donato Lombardi. Dalla prima la ricostruzione di ciò che è stato fatto in questi anni per il sociale.